Agenzia delle Entrate, le tasse restano la discriminante più temuta. La novità spiazza i contribuenti: cosa cambia.
Le tasse cominciano a dare qualche grattacapo. Non è solo questione di congiuntura, la svolta dipende dalle possibilità che possiamo o dobbiamo avere nel momento in cui viene presentata la dichiarazione dei redditi.
Atto che va confrontato ed esaminato con il commercialista per evitare fraintendimenti: ancor meglio se si possiede una partita iva perché consente di strutturare un vero e proprio piano gestionale fra entrate e uscite. Cambia ogni stagione, a seconda della situazione personale e del mestiere intrapreso. Poi c’è la faccenda delle possibilità di defalcazione: ovvero tutte quelle voci, fra gli oneri finanziari, da poter defalcare.
Agenzia delle Entrate, novità sulle tasse: le agevolazioni
Si comincia con le spese sanitarie, poi si arriva a quelle mediche: ci sono, inoltre, le agevolazioni per tutte le persone con disabilità che hanno una soglia di invalidità tale da poter garantire una massiccia esenzione. Coloro che presentano una percentuale superiore al 50% possono defalcare – a seconda del regime di riferimento – anche le spese per l’accompagno. Accortezze da tener presenti soprattutto nel computo finale delle tasse.
Ciò differisce dalle spese legate all’assistenza per anziani: in quel caso dipende dalla situazione personale. Spesso si considerano invalidità, ma nell’ipotesi che non dovessero rientrare nella categoria, gli anziani possono defalcare esclusivamente i generi medici di prima necessità.
Tutto il resto: controlli extra, visite private e accertamenti dipendono dal contesto e la tipologia di esame. Attenzione anche alle spese legate agli affitti: il bonus ristrutturazioni prevede ammortamenti specifici, in particolare per interventi in muratura o rimessa a nuovo delle impalcature. Voci – concrete o potenziali – in grado di cambiare il proprio piano reddituale.