Il commissario straordinario per la peste suina ha specificato all’Ansa che nel centro città sono stati trovati altri cinghiali morti. Salgono a 14 le carcasse rinvenute. I presunti contagi dai cassonetti dell’immondizia preoccupano
Non si arrestano i ritrovamenti delle carcasse di cinghiali trovati morti nell’area urbana di Roma. Sono 14 i ritrovamenti dei corpi degli animali selvatici rinvenuti.
A darne conferma il commissario straordinario per la peste suina, Angelo Ferrari, che ha sottolineato di essere in attesa degli esami necessari per stabilire un eventuale collegamento delle morti con il virus.
Peste suina, altri cinghiali trovati morti a Roma | Contagio forse dai cassonetti della spazzatura
All’Ansa, Angelo Ferrari, commissario straordinario per la peste suina, ha specificato in merito all’origine della malattia che sta colpendo i cinghiali in diverse città italiane: “I dati epidemiologici finora raccolti depongono a favore di una origine diversa dai casi di Liguria e Piemonte, con i quali non sembrerebbero legati, come quella alimentare dovuta ai rifiuti”.
Per i casi rinvenuti nella capitale, quindi, sembrerebbe lontana l’ipotesi di un’origine dovuta all’uomo. In sostanza, il trasporto del virus e il contagio della malattia sui suini non sarebbe dipeso dal calpestamento di terreno da parte dell’uomo.
Intanto, nella Regione Lazio sono stati scoperti altri due probabili casi di peste suina africana. L’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha detto: “Dai primi riscontri delle analisi dei prelievi effettuati sui cinghiali emergono altri due casi di positività su 16 campioni prelevati”.
Entrambi i rinvenimenti delle carcasse dei cinghiali fanno riferimento all’area del caso zero, ovvero una zona del parco dell’Insugherata di Roma, definita dalla stessa Regione Lazio come zona rossa già da sabato scorso. Mentre, domani in Campidoglio si terrà una riunione per fare il punto su ulteriori azioni da mettere in campo tra i Municipi romani. L’obiettivo messo in agenda è evitare la diffusione del virus. Nel frattempo dal Municipio XI ha preso l’avvio il piano per arginare l’arrivo di nuovi cinghiali in città.
Inoltre, sono state installate le reti di contenimento dei cinghiali in diverse zone della città dove sono state più frequenti le incursioni degli animali. E in merito al contenimento dei cinghiali, l’assessora all’Ambiente e ai Rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, avrebbe già dato disposizione ad Ama di mappare la posizione dei cassonetti dei rifiuti su cui intervenire apportando, qualora ce ne fosse bisogno, anche ulteriori recinzioni.