Giancarlo Giannini è tornato sul dolore più grande della sua vita e lo ha fatto nel corso di una trasmissione televisiva in onda su Rai 2.
L’attore, nel corso di “Ti sento” di Pierluigi Diaco, si è raccontato parlando di una dei suoi momenti più difficili.
Giancarlo Giannini ha avuto una carriera straordinaria costellata da successi cinematografici e anche teatrali. Il suo fascino e la sua bravura hanno conquistato milioni di spettatori che ancora oggi lo considerano uno dei più grandi attori viventi italiani. Un artista che però nel corso della sua vita ha dovuto superare prove difficili e che riguardano la sua vita personale.
Giannini, infatti, nel 1988 ha dovuto affrontare la perdita del suo primogenito, Lorenzo, scomparso all’età di 20 a causa di un aneurisma.
Giancarlo Giannini e il ricordo del figlio scomparso
E nelle scorse ore l’attore è tornato a parlare della perdita del figlio, ricordandolo nel corso di una trasmissione televisiva andata in onda su Rai 2.
“Se n’è andato per un aneurisma, non so neanche come si chiami, voglio anche cancellare questa parola, è una vena che scoppia“, ha affermato Giannini ricordando la scomparsa di Lorenzo. “Ero a Milano, stavo facendo un film con Gassman. Presi un aereo e capii che forse non c’era più nulla da fare – ha continuato Giannini – L’unica cosa che potevo fare era quello in cui credo, io credo nel mistero, io credo in Dio, prego la notte sempre, sono fatto così“.
La fede lo ha quindi aiutato in qualche modo a continuare ad andare avanti, anche se il dolore non si è mai assopito: “Credo anche che la morte non sia questa cosa terribile. Certo è terribile per chi ci lascia, che è quello che si dice sempre “perché lui e non io?”. Vedere morire un figlio è una cosa terribile, però devi anche scontrarti con chi hai vicino.”.
Poi Giannini ha continua con il suo ricordo “Dissi a Flavia “sta meglio lui di noi”, perché ci credo, ci credo nelle cose, quindi l’ho detto anche con sincerità. E lì se non hai, quello che si dice in semplici parole “i piedi per terra”? Noi siamo degli uomini, siamo delle piccole cose, meravigliose però eh, meravigliose! Se tu riesci a stabilire dentro di te un mistero, il senso del mistero? Che cos’è il mistero? Una parola difficile… però non devi penetrarlo, perché non ce la farai mai” ha concluso l’attore.