Una novità importante riguarda la UEFA che vorrebbe cambiare alcuni aspetti della futura Champions League: di cosa si tratta e qual è la soluzione prospettata ai club.
La prossima Champions League potrebbe presentare delle novità importanti. Diversi club sono già a conoscenza della vicenda e sono in attesa di comprendere al meglio quanto potrebbe accadere.
In casi come questi, specialmente con la Champions League, gli introiti risultano spesso e volentieri fondamentali per costruire una squadra importante, così come per ovviare ad alcuni periodi di difficoltà economica. Tutto è pronto per cambiare o tornare all’origine, da qui tutte le situazioni da valutare con grande attenzione.
La UEFA ha già annunciato da tempo di voler cambiare le carte in tavola per la Champions League, seppur dalla stagione 2024/25. Per preparare tutto nel migliore dei modi è previsto intanto un confronto con il Comitato esecutivo in programma martedì 10 maggio 2022, mercoledì 11 il Congresso annuale a Vienna.
Intanto l’organizzazione vorrebbe raggiungere un accordo con i club per quel che riguarda l’assegnazione dei due posti nella nuova competizione europea. Non si analizzerà più il rendimento degli ultimi cinque anni, fondamentale sarà invece quello dell’ultima stagione. Due posti andranno ai Paesi con coefficiente più alto, gli altri due al quinto del ranking UEFA. Un quinto slot sarà invece riservati a quei campionati che non si qualificano in automatico.
Di fatto questa possibile decisione avrebbe scatenato numerose polemiche. Una delle principali è proprio quella di essere non così dissimile dal progetto della Superlega. Proprio la Federcalcio europea vorrebbe ripartire dalla modalità di qualificazione dei club partendo dalle rispettive competizioni nazionali.
Cambia anche il numero di partite da affrontare. Si parla di otto sfide con le avversarie invece di dieci, cosa differente rispetto alle attuali sei gare del girone fra andata e ritorno. La decisione riguarderà anche il numero di squadre che passerà da 32 a 36. Deciso un unico girone, ma le partite per ciascun club saranno 6 e non più 8. Proprio otto club si qualificheranno agli ottavi di finale, basterà infatti entrare nelle prime 24, così da accedere nei playoff (16 formazioni in tutto ndr).
Proprio in questo caso emergono divergenze visto che l’associazione dei club europei (ECA) ha chiesto di limitarsi a otto incontri, così da non ridurre l’attenzione nei confronti dei vari campionati. “Poiché queste importanti proposte si avvicinano all’accordo finale per essere approvate dal comitato esecutivo dell’Uefa, l’ECA si è impegnata a lavorare con la UEFA per raggiungere i migliori risultati possibili per il calcio europeo“, si legge in una nota dell’ECA.
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