L’Agenzia delle entrate mette in guardia i contribuenti con il pagamento delle rate della Rottamazione-ter prossime alla scadenza. Cosa si rischia se non verranno saldate nei tempi prestabilite le rate? Ecco cosa c’è da sapere
Le rate della Rottamazione-ter sono in scadenza. Così, l‘Agenzia delle entrate rende noto ai contribuenti i giorni utili per poter saldare le rate residue. l’Agenzia, in riferimento alla legge di conversione del Decreto Sostegni-ter (Legge n°25/2022), spiega che saranno considerati validi i versamenti effettuati entro il prossimo 9 maggio, in considerazione dei giorni festivi e dei 5 giorni di tolleranza previsti rispetto alla scadenza del 30 aprile.
I nuovi termini previsti dal provvedimento consentono ai contribuenti che non sono riusciti a versare entro il 9 dicembre scorso le rate previste nel 2020 di avvalersi di questa nuova opportunità e mantenere le agevolazioni previste.
Sono rimasti solo pochissimi giorni prima che le rate delle Rottamazione-ter scadano. Il pagamento deve essere effettuato entro lunedì 9 maggio utilizzando i bollettini già inviati da Agenzia delle entrate-Riscossione e riferiti alle originarie scadenze delle 6 rate 2020. Di queste quattro sono riferite alla “Rottamazione-ter” e sono: febbraio, maggio, luglio e novembre.
Mentre, marzo e luglio sono inerenti al “Saldo e stralcio”. Per chi non avesse ricevuto i bollettini dall’Agenzia delle entrate potrà richiederli sul sito internet www.agenziaentrateriscossione.gov.it. Ma cosa si rischia se non verranno rispettati i termini di scadenza?
In questi casi, o anche in caso di pagamenti parziali delle rate, decadranno i benefici della misura agevolata e i pagamenti già effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.
Il Decreto Sostegni-ter ha evidenziato anche i nuovi termini per il versamento delle rate della Rottamazione-ter e del Saldo e stralcio che inizialmente erano in scadenza nel 2021 e anche per quelle previste nel 2022, con la possibilità di mantenere le agevolazioni se il pagamento sarà effettuato entro il prossimo 31 luglio – per le rate del 2021 – e il 30 novembre – per le rate previste nel 2022.
Per assolvere al pagamento delle rate sarà possibile rivolgersi presso la propria banca, agli sportelli bancomat abilitati ai servizi di pagamento Cbill. Inoltre:
Infine, è consentito chiedere la copia della “Comunicazione delle somme dovute” o dei bollettini di pagamento sul sito dell’Agenzia delle entrate cliccando sulla pagina dedicata.
Nell’area pubblica non sarà necessario utilizzare il pin e la password ma basterà inserire il proprio codice fiscale e la documentazione prevista per il riconoscimento. Così facendo verrà inoltrato all’indirizzo mail indicato una copia della Comunicazione con gli ulteriori bollettini.
Mentre, chi volesse accedere nell’area riservata del sito, dovrà avere in suo possesso le credenziali personali, ovvero Spid, Cie o Cns. In tal caso si potrà scaricare direttamente il documento e procedere al pagamento con il servizio Paga-online.
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