Una incredibile vicenda è accaduta in casa PSG: la partecipazione all’evento della durata di tre giorni, poi la scoperta del finto calciatore del club. Cosa è accaduto e quali sono le conseguenze per il ragazzo.
Non voleva esaudire il desiderio di vestire la maglia di grandi campioni, semmai truffare la struttura dove alloggiava e di conseguenza anche la società parigina. Un ragazzo di 28 anni è andato ben oltre la semplice immaginazione. L’azione da truffatore e poi un errore che gli è costato caro.
Quanto accaduto in casa PSG parte proprio dalla decisione di una persona che si è tramutata in realtà. Un finto calciatore che non aveva conseguito un posto in squadra con duro lavoro sul campo, frutto di partite e di allenamenti, bensì traendo in inganno con l’obiettivo di dormire e mangiare gratis.
Finto calciatore del PSG, ma la scoperta è dietro l’angolo
Il ragazzo ha fatto tutto da solo e ciò evidenzia. Totale assenza di passione per il mondo del calcio per il protagonista di una vera e propria truffa ai danni del club parigino. La vicenda è accaduta durante la competizione di Coppa Gambardella. Si tratta di una manifestazione nata a metà anni Cinquanta che coinvolge squadre giovanili.
Dopo la sfida fra Lisieux e Paris Saint Germain ha finto di essere un giocatore della formazione parigina per accordarsi presso lo Zeno Appart-hotel. Una vera e propria messinscena che è valsa ben tre giorni di camera con colazione, pranzo e cena inclusi.
Finto calciatore scoperto, intervento della polizia | Le conseguenze
La truffa è stata scoperta proprio quando il finto adolescente ha chiesto di prolungare il soggiorno, facendo di conseguenza insospettire la direzione dell’hotel dove soggiornava la formazione giovanile del Paris Saint Germain. La reception avrebbe contattato chi di dovere, scoprendo in realtà che non si trattava di un ragazzo appartenente alla formazione giovanile. Il suo aspetto ingannevole, insieme alla successiva risposta “verificalo con il mio agente che ti pagherà“, hanno provocato ulteriori controlli, poi la scoperta.
Prima la telefonata del direttore dell’hotel al numero indicato dal 28enne, a seguire la chiamata alle forze dell’ordine per la truffa che ammonta a 228 euro. Un modus operandi congegnato che gli è costato una condanna a due mesi di carcere a causa delle recidività per un evento simile accaduto nel recente passato.