Guerra Russia Ucraina. Le notizie di martedì 3 maggio 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
Sessantanovesimo giorno di guerra, attesa per oggi la ripresa dell’evacuazione di Mariupol. I civili che già ieri che hanno lasciato l’acciaieria Azovstal sono arrivate in serata nella città di Zaporizhzhia, ma circa 200 persone rimangono ancora intrappolate all’interno dell’impianto siderurgico. Il sito anche ieri è stato sotto il “fuoco costante” delle Forze Armate di Mosca, fa sapere Kiev.
Continua a far discutere l’intervista del Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a Zona Bianca, in onda su Rete 4. “Quello che ha detto Lavrov è aberrante e per quanto riguarda la parte riferita a Hitler è davvero oscena”, ha dichiarato il Premier Draghi, mentre il Segretario di Stato Usa Blinken ha parlato di “retorica vile e pericolosa” da parte del Cremlino. La Russia ha “dimenticato tutte le lezioni della Seconda guerra mondiale”, ha commentato invece il Presidente ucraino Zelensky.
22.50 – Le grandi aziende giocano un ruolo cruciale nell’isolare la Russia: quelle che restano sul mercato russo e continuano a fare affari con il paese “sostengono direttamente la macchina della guerra terrorista della Federazione Russa“. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo virtualmente a un incontro organizzato dal Wall Street Journal. “L’aggressore deve essere isolato. Serve un totale isolamento economico, questo consentirà all’Ucraina di battersi per difendere i suoi diritti“, mette in evidenza Zelensky.
22.40 – Sei stazioni ferroviarie sono state colpite questa sera in bombardamenti russi nell’Ucraina centrale e occidentale, secondo quanto riferisce il presidente delle ferrovie ucraine, Alexander Kamyshin, citato dall’agenzia Unian. Non sono segnalati morti o feriti tra il personale delle ferrovie o tra i passeggeri, ma i danni provocati “sono gravi“, secondo Kamyshin. Questa sera esplosioni erano state segnalate nelle regioni di Leopoli, Dnipro, Kiev e Kirovohrad. In una parte di Leopoli sono segnalate interruzioni di corrente elettrica, che stando al sindaco Andriy Sadovyi hanno interessato anche alcune strutture mediche.
22.00 – “Molti genitori di neonati ucraini li chiamano Javelin e Javelinia“: lo ha detto Joe Biden in Alabama parlando dalla fabbrica dei missili anti-tank Javelin forniti a Kiev per difendersi dall’invasione russa.
21.55 – Un missile russo si è abbattuto questa sera in una regione montuosa della Transcarpazia. Lo riferiscono i media di Kiev, sottolineando che è la prima volta dall’inizio dell’invasione russa che viene colpita questa provincia nel sud-ovest dell’Ucraina. Per ora non si hanno notizie su possibili morti o feriti, né su quale fosse l’obiettivo preso di mira.
21.10 – “Le forze di russe hanno commessi molti crimini di guerra e gli Stati Uniti stanno guidando il sostegno agli ucraini per difendere il loro Paese“. Lo ha detto il presidente americano, Joe Biden, parlando dalla fabbrica della Lockheed Martin che produce i missili Javelin a Troy, in Alabama. “E’ incredibile quello che avete fatto. Quando vediamo le atrocità commesse dai russi e gli ucraini, non solo soldati ma anche persone comuni, che si difendono“, ha detto il presidente rivolgendosi agli operai della fabbrica. “Avete cambiato la vita delle persone“, ha sottolineato.
20.54 – Per ricostruire l’Ucraina serviranno circa 600 miliardi di dollari. E’ la stima del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Intervenendo a un incontro organizzato dal Wall Street Journal, Zelensky ha quindi ricordato che gli ucraini “stanno combattendo contro la Russia, ma per i valori dell’intero mondo civilizzato“.
20.10 – Allarmi antiaereo sono in corso in quasi tutta l’Ucraina. Oltre a Leopoli e Kiev, esplosioni sarebbero state udite anche a Dnipro e Vinnytsia.
20.00 – La contraerea ucraina ha abbattuto un missile russo nei pressi di Kiev. Lo rende noto il consigliere del ministro dell’interno Anton Gerashchenko. Alcuni testimoni nella capitale riferiscono di aver udito un’esplosione.
19.20 – “L’invasione russa dell’Ucraina ha cambiato il mondo, riportando indietro di 70 anni le lancette della storia“. Lo ha detto il generale Claudio Graziano, presidente del Comitato militare dell’Unione europea, intervenuto al convegno ‘La difesa europea dalle parole ai fatti’ organizzato dalla Fondazione Italia Protagonista. “Si è scoperto che parole come ‘guerra’ e ‘nemico’, sono ancora presenti nel vocabolario e richiedono risposte unitarie, specialmente da parte dell’Unione europea“.
19.10 – Gli Usa hanno affermato che considerano una detenzione ingiusta quella della star del basket Usa Brittney Griner, arrestata in Russia a metà febbraio per droga. “Il dipartimento di stato è arrivato alla conclusione che la Federazione russa detiene ingiustamente la cittadina americana Brittney Griner“, ha dichiarato un portavoce della diplomazia americana, annunciando che il governo Usa “proseguirà i suoi sforzi per portare un sostegno alla detenuta”.
18.50 – Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, nella sua nona telefonata, ha lanciato al presidente russo, Vladimir Putin, un appello affinchè “la Russia sia all’altezza delle sue responsabilità di membro permanente del Consiglio di sicurezza, mettendo fine alla sua aggressione devastatrice” in Ucraina. Lo ha fatto sapere l’Eliseo alla fine del colloquio, durato 2 ore e 10 minuti. Era il primo dal 29 marzo fra i due capi di Stato e il primo dopo la rielezione di Macron.
18.35 – “Abbiamo verificato le liste dei residenti deportati dai russi nel loro Paese. Attualmente sono quasi 40.000 persone. I nostri cittadini vengono portati ai margini della Russia, viene dato loro un certificato di immigrazione e usati per diversi lavori perché in quei posti non c’è nessuno che lavori“. Lo ha detto il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, in un briefing online al media center di Kiev, aggiungendo che i russi “stanno costringendo i cittadini a svolgere diversi compiti nella stessa Mariupol come rimuovere i detriti e bruciare i corpi dei civili uccisi: stanno nascondendo i loro crimini“.
18.10 – “La parte russa, nonostante gli accordi, non ci ha permesso di prelevare le persone da Tokmak, Berdyansk e Vasylivka“. Lo denuncia Oleksandr Staruh, governatore della regione di Zaporizhzhia, attraverso il suo canale Telegram.
18.00 – L’invasione della Russia minaccia la “pace e la stabilità globali“. Lo ha affermato il capo di stato maggiore delle forze armate Usa, generale Mark Milley, nel corso di un’audizione.
17.45 – Un attacco russo a una fabbrica nella città di Adviivka, nel Donetsk, ha causato la morte di 10 persone e il ferimento di altre 15. Lo ha riferito il governatore della regione ucraina, in parte in mano ai separatisti, Pavlo Kyrylenko, avvertendo che il numero delle vittime potrebbe salire. L’attacco di artiglieria è avvenuto quando “gli operai avevano appena finito il turno e stavano aspettando alla fermata un bus che li portasse a casa dalla fabbrica“, ha detto Kyrylenko, “i russi sapevano a cosa stavano mirando“.
17.05 – Procuratrice di Kiev “A Irpin trovati 290 corpi di civili“. Ha spiegato che si tratta di 161 uomini, 73 donne e di un bambino e che “non sono stati ancora identificati“. Parlando alla stampa davanti alla Casa della cultura, accanto a resti di bombe e mine antiuomo, Venediktova ha aggiunto che il 70% degli edifici di Irpin è stato danneggiato.
16.50 – “La parte russa, nonostante gli accordi, non ci ha permesso di prelevare le persone da Tokmak, Berdyansk e Vasylivka“. Lo denuncia Oleksandr Staruh, governatore della regione di Zaporizhzhia, attraverso il suo canale Telegram.
16.40 – Le misure del sesto pacchetto di sanzioni dell’Ue alla Russia “saranno sottoposte all’approvazione del Consiglio“. Lo annuncia l’Alto rappresentate Ue per la Politica estera Josep Borrell in un tweet. “La guerra non provocata della Russia contro l’Ucraina riguarda la sicurezza globale. Stiamo lavorando al sesto pacchetto di sanzioni che mira a eliminare dallo Swift più banche, fare un elenco degli attori della disinformazione e affrontare le importazioni di petrolio“.
16.30 – “Il missile sottomarino nucleare Poseidon potrebbe creare uno tsunami atomico con onde alte fino a 500 metri e spazzare via il Regno Unito“. L’apocalittico scenario va in onda, ancora una volta, sulle tv russe. Nel suo programma in prima serata, il conduttore Dmitry Kiselyov, ha mandato in onda un video con una simulazione sul missile sottomarino russo Poseidon, un’arma subacquea, a propulsione nucleare. “L’esplosione di questo siluro termonucleare vicino alla costa britannica causerà un’onda di tsunami gigante alta fino a 500 metri“, ha detto Kiselyov spiegando che “l’onda trasporterebbe anche dosi estreme di radiazioni e dopo il suo passaggio sulla Gran Bretagna lascerebbe un deserto radioattivo, inadatto a qualsiasi cosa per molto tempo“.
16.16 – “E’ attualmente in corso un potente assalto al territorio dello stabilimento Azovstal con l’appoggio di mezzi corazzati, carri armati, tentativi di sbarco e un gran numero di fanti” da parte dei militari russi. Lo ha detto in un videomessaggio su Telegram il vice comandante del Battaglione Azov Svyatoslav Palamar. Negli attacchi russi delle ultime ore “sono stati feriti 10 civili“, aggiunge Palamar.
15.59 – “Il Presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo francese Emmanuel Macron hanno discusso il problema della sicurezza alimentare globale“. Lo rende noto il Cremlino, citato dalla TASS. “In questo contesto – aggiunge Mosca – Vladimir Putin ha sottolineato che la situazione in questa materia è complicata, principalmente a causa delle misure sanzionatorie dei paesi Occidentali, e ha rilevato l’importanza del funzionamento senza ostacoli della logistica globale e delle infrastrutture di trasporto“
15.33 – La Russia è “ancora aperta al dialogo” con l’Ucraina. Lo ha detto il Presidente russo Vladimir Putin nel corso di un colloquio telefonico con Emmanuel Macron. “I Paesi Ue ignorano i crimini di guerra delle Forze Armate ucraine e i loro bombardamenti sulle città e i villaggi del Donbass“, ha aggiunto Putin. Lo rende noto il Cremlino, citato dalla TASS.
15.25 – “La situazione nell’acciaieria Azovstal è molto complicata. Da questa mattina i russi stanno cercando di assaltare l’impianto utilizzando veicoli blindati. Attualmente i soldati ucraini stanno respingendo tutti gli attacchi”. Lo ha comunicato il Comandante della dodicesima brigata operativa della Guardia nazionale ucraina Denis Schlega, citato da Ukrinform. Al momento all’interno dell’impianto siderurgico ci sono circa 500 feriti che hanno bisogno di essere evacuati, per questo Schlega ha chiesto un cessate il fuoco immediato.
15.15 – “Dopo che il Cremlino ha affermato che Israele (!) sostiene il nazismo, ho solo una domanda. C’è qualche paese non nazista nel mondo intero dal punto di vista della Russia? Tranne Siria, Bielorussia ed Eritrea, ovviamente”. Così su Twitter il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
15.11 – “L’Ucraina vincerà la guerra contro la Russia e sarà libera dall’occupazione straniera”. Lo ha dichiarato il Primo Ministro britannico Boris Johnson ai deputati ucraini della Verkhovna Rada. Con l’intervento odierno Johnson è diventato il primo leader politico a parlare in videocollegamento davanti al Parlamento di Kiev dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe di Putin.
15.03 – Le truppe di Mosca e le forze filorusse hanno iniziato ad attaccare l’acciaieria Azovstal di Mariupol con “artiglieria e aerei”. Lo annuncia il Ministero della Difesa russo. “Alcune unità dell’esercito russo e della Repubblica popolare di Donetsk stanno cominciando a distruggere le posizioni di tiro” dei militari ucraini usciti dalla fabbrica “usando artiglieria e aerei”.
14.50 – “Putin deve essere assolutamente processato, è il principale criminale di guerra del XXI secolo. Bisogna ricordare la Cecenia, la Georgia e ora l’Ucraina“. Lo ha dichiarato il Procuratore generale ucraino Iryna Venediktova, in un meeting con i giornalisti davanti alla casa della Cultura di Irpin, andata completamente distrutta. “E’ lui il responsabile come comandante in capo dei crimini di guerra commessi dai russi in questa area”, ha aggiunto Venediktova.
13.31 – L’esercito russo ha iniziato a prendere d’assalto l’acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo riferisce l’agenzia ucraina Unian, citando il proprio corrispondente militare Andrei Tsaplienko. “Gli occupanti hanno preso d’assalto l’Azovstal, cercando di entrare nell’impianto”, scrive Tsaplienko su Telegram, sottolineando come l’informazione sia “confermata dal vice comandante del reggimento Azov. Non ci sono ancora dettagli”.
13.16 – “Unghie strappate. Mani legate. Un’altra tomba di 2 civili è stata trovata nel villaggio di Kalynivka, nella Regione di Kiev. Quanti crimini di questo tipo ci sono in questo momento nei territori occupati?”. Lo scrive su Twitter il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak postando delle foto di vittime civili causate dagli attacchi delle Forze Armate di Mosca. “La Russia ha scelto la via del terrore sulla popolazione civile – aggiunge Podolyak – deve essere riconosciuta come sponsor del terrorismo“, conclude.
12.33 – “Aiutare l’Ucraina vuol dire soprattutto lavorare per la pace”. Lo ha detto il Premier Mario Draghi nel corso del suo intervento davanti al Parlamento europeo. “La nostra priorità è raggiungere quanto prima un cessate il fuoco, per salvare vite e consentire quegli interventi umanitari a favore dei civili che oggi sono molto difficili. Una tregua darebbe anche nuovo slancio ai negoziati, che finora non hanno raggiunto i risultati sperati”, sottolinea il Presidente del Consiglio.
“Nei prossimi mesi – prosegue Draghi – dobbiamo mostrare ai cittadini europei che siamo in grado di guidare un’Europa all’altezza dei suoi valori, della sua storia, del suo ruolo nel mondo. Un’Europa più forte, coesa, sovrana, capace di prendere il futuro nelle proprie mani. La piena integrazione dei Paesi che manifestano aspirazioni europee non rappresenta una minaccia per la tenuta del progetto europeo. E’ parte della sua realizzazione. L’Italia sostiene l’apertura immediata dei negoziati di adesione con l’Albania e con la Macedonia del Nord, in linea con la decisione assunta dal Consiglio Europeo nel marzo 2020. Vogliamo dare nuovo slancio ai negoziati con Serbia e Montenegro, e assicurare la massima attenzione alle legittime aspettative di Bosnia Erzegovina e Kosovo. Siamo favorevoli all’ingresso di tutti questi Paesi e vogliamo l’Ucraina nell’UE“, ribadisce il Premier.
“L’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia ha rimesso in discussione la più grande conquista dell’Unione Europea: la pace nel nostro continente, basata sul rispetto dei diritti umani, oltraggiati a Mariupol, a Bucha, e in tutti i luoghi in cui si è scatenata la violenza dell’esercito russo nei confronti di civili inermi”, conclude Draghi.
11.22 – E’ probabile che il 9 maggio la Russia intensifichi i bombardamenti sull’Oblast di Luhansk. Lo riferisce il Governatore regionale Serhiy Gaidai, citato dal Kyiv Independent, precisando che il piano fa parte della strategia della “terra bruciata” del Cremlino per avere la meglio sulle truppe ucraine entro il Giorno della Vittoria, celebrato ogni anno a Mosca.
11.11 – Durante l’operazione speciale della Federazione Russa a Odessa missili Onyx hanno distrutto degli hangar con i veicoli aerei senza pilota (UAV) Bayraktar TB2, nonché missili e munizioni ricevute dagli Stati Uniti e dai Paesi europei. Lo ha annunciato questa mattina il rappresentante ufficiale del Ministero della Difesa russo, il Maggiore Generale Igor Konashenkov, citato dalla TASS.
11.00 – “Scherzi del calendario. Oggi è la giornata mondiale della libertà di stampa e il miglior modo di celebrarla è ascoltare le parole di Draghi su Lavrov e Rete 4″. Così su Twitter il segretario Pd Enrico Letta, condividendo un video con il commento del Premier sull’intervista del Ministro degli Esteri russo a Zona Bianca.
10.33 – Sarebbero circa 24.200 i soldati russi uccisi dalle Forze Armate di Kiev dall’inizio dell’invasione a oggi. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato maggiore dell’Esercito ucraino, diffuso su Twitter. Secondo il resoconto dei militari di Kiev, i carri armati russi distrutti dall’inizio della guerra sarebbero 1.062, 2.567 i mezzi corazzati, 475 i sistemi d’artiglieria e 162 i lanciarazzi multipli. In più l’esercito russo avrebbe perso anche 10 navi, 194 aerei, 155 elicotteri, 1.843 veicoli e 291 droni.
10.22 – Il Governo britannico non vuole “alcun esito” diverso da quello attuale nella politica interna russa come risultato del suo sostegno all’Ucraina contro l’invasione delle truppe di Putin, né vuole innescare “un cambiamento geopolitico” a danno di Mosca. Lo ha sottolineato il Premier britannico Boris Johnson in un’intervista al talk show Good Morning Britain su Itv. “Noi abbiamo avuto un ruolo guida per spingere il mondo verso un pacchetto di sanzioni più dure” nei confronti della Russia solo perché “ci interessa che il popolo ucraino stia soffrendo” e riteniamo “totalmente ingiustificabile vedere un Paese libero invaso e devastato”, ha precisato Johnson.
10.11 – “L’iniziativa di condurre l’intervista non è venuta dal Ministero degli Esteri russo, ma da giornalisti italiani”. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova su Telegram, riferendosi alle parole Premier Draghi che “ha criticato il programma della Tv italiana, in cui è intervenuto per 40 minuti il Ministro degli esteri russo Sergei Lavrov. Il programma è stato pubblicizzato come un’intervista, ma in realtà è stato un comizio, ha detto Draghi”. “Voglio che i cittadini italiani sappiano la verità”, scrive Zakharova, “perché i politici italiani stanno prendendo in giro il loro pubblico“.
10.01 – “Zelensky non ha bisogno di alcun accordo di pace. La pace sarebbe la sua fine”. Lo ha dichiarato sul suo canale Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Dmitri Medvedev. Secondo l’ex Premier premier russo, se il leader ucraino siglasse un accordo con i russi la sua “fine” sarebbe “veloce”, con “i nazisti che lo impiccherebbero per aver cospirato con il Governo russo”. Lo riporta la TASS.
09.06 – “Il mondo deve opporsi a questa retorica vile e pericolosa e sostenere i nostri partner ucraini di fronte al feroce assalto del Cremlino“. Così su Twitter il Segretario di Stato americano Antony Blinken, ripostando un tweet del ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid che condannava le frasi antisemite di Lavrov.
Il conflitto tra Russia e Ucraina giunge al sessantanovesimo giorno, prevista per stamattina la ripresa dell’evacuazione di Mariupol. I civili che già ieri che hanno lasciato l’acciaieria Azovstal sono arrivate nella tarda serata di ieri nella città di Zaporizhzhia, ma circa 200 persone rimangono ancora intrappolate all’interno dell’impianto siderurgico. Il sito anche ieri è stato sotto il “fuoco costante” delle Forze Armate di Mosca, fa sapere Kiev.
Continua a far discutere l’intervista del Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a Zona Bianca, in onda su Rete 4. “Quello che ha detto Lavrov è aberrante e per quanto riguarda la parte riferita a Hitler è davvero oscena”, ha dichiarato il Premier Draghi, mentre il Segretario di Stato Usa Blinken ha parlato di “retorica vile e pericolosa” da parte del Cremlino. La Russia ha “dimenticato tutte le lezioni della Seconda guerra mondiale”, ha commentato invece il Presidente ucraino Zelensky. Intanto l’Unione europea lavora al sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, con un embargo graduale sul petrolio da far partire a fine 2022 e nuovi soggetti nella blacklist a iniziare dalla seconda banca russa Sberbank.
Immagina di aver finalmente sistemato tutto, di aver raggiunto la sicurezza finanziaria per te e…
Ti sei mai chiesto come le tue scelte alimentari possano influenzare il pianeta? Ogni volta…
RC Auto, il trucco per avere una polizza a prezzi stracciati: d'ora in poi non…
Quando arriva il freddo in Italia? In attesa che arrivi (per rimanere) prepariamoci mentalmente e…
WhatsApp è l'app di messaggistica di gran lunga più usata al mondo ma alcune funzioni…
Tutti pazzi per gli oggetti Ikea, ma questo che costa soltanto un euro è il…