Ha seguito una ragazza all’uscita da un locale costringendola ad andare con lui. Un 40enne originario del Bangladesh, è stato ritenuto responsabile di un’aggressione a sfondo sessuale, commessa nel centro di Milano ai danni di una giovane ragazza.
Pedinata, palpeggiata, poi costretta a guardarlo mentre si masturbava. È l’orrore subìto da una ragazza nel centro di Milano per il quale è stato fermato dalla polizia un uomo. Si tratta di un cittadino del Bangladesh, ritenuto autore dell’aggressione sessuale avvenuta la sera del primo maggio nel capoluogo lombardo.
Le indagini hanno svelato come l’uomo avesse adocchiato la vittima all’uscita da un locale in zona Brera, centralissima Milano. Aveva iniziato ad infastidirla fino a costringendola a cambiare strada. Ha poi continuato a seguirla in maniera sempre più pressante fino a che non ha dato sfogo all’aggressione. La presunta violenza è successa in tarda serata quando la ragazza si accingeva a tornare a casa. L’uomo fermato dalla polizia è stato poi identificato: è un 40enne del Bangladesh.
Il racconto degli attimi tremendi vissuti dalla giovane è agghiacciante. L’avrebbe prima obbligata a cambiare strada, poi bloccata e ha iniziato a palpeggiarla nelle parti intime, per poi trascinarla in un luogo appartato costringendola ad assistere mentre si masturbava. La ragazza spaventata è riuscita per fortuna a divincolarsi evitando il peggio. In stato di shock ha raggiunto poi la Questura in via Fatebenefratelli, sempre zona Brera, per sporgere denuncia. Sono partite immediatamente le indagini da parte dei poliziotti della Squadra Mobile, sotto il coordinamento del V Dipartimento Tutela della famiglia, dei minori e di altri soggetti deboli, della Procura milanese.
Visionando le immagini di alcune telecamere di sorveglianza, gli agenti milanesi hanno potuto ricostruire lo svolgimento dei fatti. Video che hanno trovato riscontro nella denuncia della ragazza. Attivate immediatamente le procedure di ricerca dell’uomo.
Alcune pattuglie della polizia si sono dirette nella zona dove si erano svolti e i fatti e, senza grande difficoltà sono riusciti a rintracciare l’uomo. Raggiunto è stato poi riconosciuto e posto in stato di fermo, grazie alla descrizione della ragazza. Al momento del “blitz” degli agenti, aveva ancora addosso gli stessi abiti della sera delle violenza. L’uomo, di cui al momento le generalità non sono state rese note, è stato quindi tradotto in carcere.
“Non si esclude che altri fatti analoghi, non ancora denunciati dalle vittime, possano essere stati compiuti” è stato il commento della questura. Si pensa quindi che la violenza accaduta la notte scorsa, non fosse un episodio isolato nella zona. Per questo motivo sono in corso verifiche approfondite su episodi analoghi.
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