Spezia-Lazio non è ancora finita. La gara, vinta in extremis dai biancocelesti, ha fatto molto discutere. Soprattutto per il gol di Acerbi.
Acerbi, altro che risate. Il difensore si è riscattato dopo la brutta figura contro il Milan, un suo errore costa caro ai biancocelesti: oltre al gol preso, anche il sorriso beffardo a confermare il momento difficile. I tifosi l’hanno presa quasi come fosse uno sberleffo: al punto che molti hanno chiesto di mettere fuori rosa l’ex Sassuolo.
Il pilastro della difesa biancoceleste si è difeso parlando di isteria e una partita più tardi ha fatto la differenza segnando il 4-3 provvidenziale per i tre punti. Se la vittoria del Picco doveva essere un toccasana, qualcosa è andato storto perchè il gol di Acerbi lascia ancora il segno: le discussioni, stavolta, non sono dei laziali ma di tutti gli altri che accusano Nasca e Pairetto per la condotta utilizzata.
Spezia-Lazio, Acerbi: il gol scatena la bufera, provvedimenti istantanei
La marcatura sembra essere in fuorigioco. Arriva la conferma a bocce ferme, il giorno dopo. Meglio tardi che mai, non mancano quindi i provvedimenti: nell’ordine sospesi l’arbitro Pairetto e il VAR Nasca per la decisione. Sanzione netta e inequivocabile che, però, lascia aperti molteplici interrogativi sulla tecnologia e il proprio uso: doveva risolvere le controversie, invece, non fa altro che aumentarle.
Non a caso si sta studiando un piano di modifica per la prossima stagione: capire dove inizia il lavoro della tecnologia e finisce quello degli arbitri e viceversa. L’arbitro deve sapere quando e come chiamare il VAR: senza interpretazioni o situazioni equivoche. Altrimenti si crea un fraintendimento perenne, sul quale aleggia lo stallo da mesi. Materiale per prendere in esame eventuali novità ce n’è. Impossibile andare avanti a sospensioni, perchè errare è umano ma perseverare resta diabolico. Il “Picco” della pazienza dei tifosi ha raggiunto livelli massimi.