La guerra in Ucraina passa anche dai corridoi umanitari come quello creato all’acciaieria Azovstal di Mariupol: cosa sta accadendo e quali potrebbero essere gli scenari futuri. Intanto il ministro russo Lavrov lancia un messaggio all’Italia.
Il conflitto armato in Ucraina è variegato e cambia a seconda delle città. A Mariupol si prova ad evacuare migliaia di persone intrappolate nell’acciaieria Azovstal. All’interno vi sono anche feriti in gravi condizioni che hanno bisogno di cure adeguate. La speranza è di mettere tutti al sicuro nel minor tempo possibile.
La Russia risponde agli Stati Uniti e propone di confiscare i beni delle aziende dei Paesi ostili. L’idea lanciata da Vladimir Putin arriva dopo l’annuncio di Joe Biden di poter trasferire all’Ucraina i beni congelati agli oligarchi russi. La controproposta è stata annunciata dal presidente della Duma Vyacheslav Volodin.
Si registrano alcune bombe esplose contro l’acciaieria, nonché almeno due esplosioni a Belgorod. Le operazioni di evacuazione dei civili dall’impianto di Mariupol sono nel frattempo riprese: civili in salvo e diretti a Zaporizhzhia. Nonostante la prima evacuazione, però, sarebbero ripartiti i bombardamenti russi. A riportare la notizia è la CNN che cita il comandante della 12esima brigata della Guardia nazionale Denis Schlega.
All’interno dello stabilimento vi sarebbero migliaia di persone, alcune delle quali in gravi condizioni di salute. Nel frattempo il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha parlato di nuove esplosioni avvertite al confine con l’Ucraina. Nessuna conferma su eventuali feriti o danni a strutture della zona. L’evacuazione riparte in ogni caso dall’acciaieria Azovstal. A confermare la notizia è The Kyiv Independent.
Nel frattempo Sergej Lavrov, ministro degli Esteri russo, è intervenuto durante la trasmissione Zona Bianca per parlare della guerra. “L’Italia è in prima fila tra chi promuove sanzioni anti-russe: per noi è stata una sorpresa. Mi sembrava che il popolo italiano e l’Italia avessero un approccio un po’ diverso rispetto al mondo e all’equità e che sapessero distinguere il bianco dal nero“, ha concluso Lavrov.
Lo stesso Zelensky ha nel frattempo parlato di ciò che sta accadendo a Mariupol. L’evacuazione dei civili è partita domenica 1 maggio 2022 e proseguirà anche nella giornata di lunedì 2 maggio. Sono oltre 100 le persone evacuate dall’acciaieria Azovstal, ma la speranza è che il numero possa aumentare in maniera significativa già dalle prossime ore.
“Finalmente siamo riusciti ad iniziare l’evacuazione delle persone dall’Azovstal. Dopo molte settimane di trattative, dopo tanti tentativi, incontri, inviti e proposte diverse. Non c’è stato un solo giorno in cui non abbiamo cercato di trovare una soluzione che avrebbe salvato la nostra gente. Oggi, per la prima volta in tutti i giorni di guerra, questo corridoio vitale ha iniziato a funzionare“, ha commentato Zelensky in un videomessaggio.
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