Omicidio-suicidio, scopre la malattia della moglie e fa l’harakiri | Svolta sulla morte della coppia giapponese

Uccide la moglie e fa l’harakiri, omicidio-suicidio di una coppia di giapponesi: lasciate quattro lettere d’addio e soldi ai domestici.

Prima ha ucciso la moglie colpendola alla testa con un oggetto contundente, poi si è suicidato con l’harakiri nella vasca da bagno, trafiggendosi il ventre mortalmente. Tetsuo Sakamoto, il 91enne docente emerito di giapponese all’Università Orientale di Napoli e commendatore della Repubblica Italiana aveva appena scoperto che la moglie Eiko era malata di Covid.

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Omicidio-suicidio, scopre la malattia della moglie e fa l’harakiri | Nuova svolta sulla morte della coppia giapponese

L’omicidio-suicidio è avvenuto giovedì mattina, in un appartamento di via Civitella D’Agliano, in zona Collina Fleming a Roma. La donna è stata trovata morta sul letto, con una profonda ferita alla testa, l’uomo nella vasca da bagno, con un coltello in mano e il ventre squarciato. Recentemente il Covid aveva aggravato il quadro clinico della donna, già gravemente malata, e probabilmente l’ex professore ha deciso di porre fine al suo calvario. E’ questa, al momento l’ipotesi più accreditata dagli investigatori mentre procedono le indagini degli agenti del Commissariato Ponte Milvio per accertare l’esatta dinamica di quanto accaduto.

Omicidio-suicidio, coniugi giapponesi trovati morti in casa: trovate 4 lettere

Prima di suicidarsi Sakamoto avrebbe scritto quattro lettere, due in italiano e due in giapponese. I poliziotti del Commissariato di Ponte Milvio, coordinati dal sostituto procuratore Antonino Di Maio, le hanno trovate sul tavolo della cucina, requisendole per farle tradurre. In una delle buste sono stati rinvenuti anche dei soldi. Il 92enne professore li avrebbe lasciati ai collaboratori filippini come ringraziamento per le cure riservate alla moglie.

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Omicidio-suicidio, coniugi giapponesi trovati morti in casa: trovate 4 lettere

“Era un paio di mesi che non la vedevo. Ultimamente, però, la signora era claudicante. Era malata”, ha detto un vicino di casa a La Repubblica. “Non ho voglia di parlare. Non ho niente da dire in questo momento”, ha invece dichiarato al Messaggero il figlio Mario, che è stato ascoltato dalla Polizia. L’appartamento della coppia giapponese stato sequestrato per consentire alla Scientifica di effettuare il sopralluogo. Sulla porta e sulle finestre non risulterebbero segni di effrazione.

Nei prossimi giorni verrà depositata la traduzione delle lettere, disposta dal Pm Di Maio. Dalla lettera, in lingua giapponese, destinata al figlio Mario rivenuta nell’abitazione dei coniugi dovrebbe potersi dedurre le motivazioni che hanno spinto Sakamoto a compiere l’estremo gesto.

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