In soli tre mesi sono cinque gli oligarchi russi che si sarebbero tolti la vita. Mentre per un sesto caso di decesso, le indagini sono ancora aperte per valutare le cause. La Cnn indaga proprio sul giallo dei magnati suicidi
Dei cinque uomini d’affari russi morti suicidi, quattro sarebbero collegati a Gazprom, il gigante energetico statale russo o a una delle sue filiali. A riferirlo è la Cnn, che aggiunge anche come tre di loro abbiano ucciso i componenti delle proprie famiglie prima di suicidarsi.
Tra le strage dei magnati russi deceduti c’è il nome di Sergey Protosenya, ex presidente di Novotek, trovato senza vita nella sua villa in Spagna insieme alla moglie e alla figlia. La polizia spagnola ha indicato il caso come omicidio-suicidio ma non tutti sono d’accordo. In primis il figlio primogenito di Protosenya (scampato alla mattanza familiare) che ha alzato dubbi a riguardo. Ma gli oligarchi morti suicidi deceduti in poco meno di tre mesi sono sei.
Il primo a perdere la vita è stato il capo dei trasporti di Gazprom Invest, Leonid Shulman. Trovato deceduto nel suo cottage vicino a Leningrado il 30 gennaio 2022. Sulla scena della morte gli inquirenti hanno trovato un biglietto d’addio lasciato da Shulman.
Il 25 febbraio 2022, solo dopo un mese dal ritrovamento del primo cadavere, nello stesso villaggio, viene rinvenuto nel garage di casa propria il corpo di Alexander Tyulakov, anch’esso legato al gas. Il quotidiano russo Novaya Gazeta ha riferito all’epoca del fatto che il dirigente Tyulakov è morto suicida.
A distanza di appena una settimana, è stato invece trovato morto nella sua casa inglese Mikhail Watford, un magnate russo di origine ucraina. Per questa morte le indagini sono incorso per capire le vere motivazioni che hanno portato al decesso dell’uomo.
Ed è il quotidiano russo Kommersant ad aver svelato l’identità del quarto oligarca russo trovato morto alla fine di marzo insieme alla sua famiglia. Lui è il miliardario Vasily Melnikov, proprietario di MedStom – società di forniture mediche.
Secondo quanto riportato dall’inchiesta portata avanti dalla Cnn sui casi misteriosi delle morti russe, Melnikov, sua moglie e i loro due bambini di 4 e 10 anni sarebbero stati pugnalati a morte nell’abitazione di famiglia il 23 marzo 2022.
Il mese di aprile si apre con la notizia della morte di altri due oligarchi russi morti (apparentemente) suicidi. Si tratta di Vladislav Avayev, l’ex vicepresidente della Gazprombank, morto suicida non prima di aver ucciso la moglie e la figlia nel suo appartamento di Mosca il 18 aprile scorso. Il caso alza dei dubbi poiché l’appartamento dove è avvenuta la strage familiare risultava chiuso a chiave dall’interno.
Il secondo uomo d’affari deceduto, sempre suicida, il giorno di Pasqua è invece l’ex dirigente del gas Novatek, Sergey Protosenya.
L’uomo è stato trovato morto insieme alla moglie e alla figlia diciottenne, nella sua villa in Spagna, nella località balneare di Lloret de Mar (Barcellona). Ma dalle prime rilevazioni fatte dagli investigatori sui corpi delle due donne, i segni riportano le indagini sull’ipotesi di violenza domestica, anche se il primogenito di Protosenya sostiene a gran voce di non credere che il padre abbia potuto uccidere la madre e la sorella.
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