Novità importanti sul fronte dello smart working cosiddetto semplificato: di cosa si tratta e quali sono gli ulteriori cambiamenti annunciati.
La Commissione Affari Sociali alla Camera ha di fatto approvato l’emendamento fino al prossimo 30 giugno in merito al regime di smart working semplificato. Si tratta di una misura che ha trovato il parere favorevole della politica italiana presente in Parlamento.
La decisione è arrivata come segno di tutela del lavoro agile, con tanto di novità che certamente divide chi è favorevole a queste scelte e chi invece ne è profondamente contrario. Di fatto è stato prorogato fino al prossimo 30 giugno il lavoro da casa per i soggetti fragili.
Smart working semplificato, quali sono le novità
Oltre ai soggetti fragili, prorogati fino al 30 giugno, si aggiungono altri tre mesi (fino ad agosto 2022) per la comunicazione dei lavori in smart working da parte delle aziende nel settore privato. La notizia è diventata ufficiale nella tarda serata di giovedì 28 aprile 2022. Disposta anche l’approvazione con tanto di modifica del decreto riaperture che tutela i genitori di figli con fragilità.
L’emendamento proroga al prossimo 30 giugno il diritto allo smart working per i lavoratori fragili e tutte quelle categorie di persone che non posso svolgere il lavoro in modalità agile perché ad esempio ricoverate in ospedale. Prorogato fino al 31 agosto 2022 il diritto allo smart working per genitori con figli con fragilità, così come la modalità di comunicazione semplificata per i lavoratori del settore privato.
Altri dettagli sulle novità annunciate
Di fatto il datore di lavoro dovrà comunicare al ministero del lavoro, mediante via telematica, i “nominativi dei lavori e la data di inizio e cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile“. Non dovranno essere allegati i file degli accordi sottoscritti con i singoli lavoratori. Questi documento dovranno comunque essere conservati dall’azienda.
Si tratta di una semplificazione che si aggiunge anche ad altre novità. Non ci sarà più alcun protocollo per le relazioni con i familiari dei pazienti affetti da Covid-19 e ricoverati presso le strutture sanitarie. Si potranno ricevere informazioni puntuali sullo stato di salute della persona, così come effettuare visite prestabilite in tutta Italia. Di fatto sarà creato un ambiente sicuro per l’accesso di almeno un familiare, così da garantire un contatto nel pieno rispetto dei protocolli sanitari.