Pensione invalidità, cambia tutto: i nuovi standard spiazzano | Quali patologie garantiscono l’indennizzo

Pensione d’invalidità, la svolta: cambia tutto all’INPS. L’Agenzia delle Entrate, in accordo con la Previdenza, ha diramato nuovi criteri.

La disabilità è una condizione che potrebbe far parte della nostra vita: assolutamente democratica potrebbe colpire chiunque. Il punto è stabilire in che modo e in particolare a quale età. Giovane o anziano non dovrebbe far differenza, invece il divario c’è ed influisce come poche cose nel nostro Paese.

Pensione d'invalidità
Pensione d’invalidità, nuovi criteri (ANSA)

A seconda della situazione, infatti, può arrivare o meno la pensione: un indennizzo che consente alle persone con disabilità di ricevere dei soldi in quanto non possono (o non potrebbero nel qual caso la disabilità non fosse ancora subentrata) lavorare appieno.

Pensione d’invalidità, cosa cambia: i nuovi criteri spiazzano

Ricevere gol contributo è possibile facendo apposita richiesta presso il portale dell’INPS che indicherà i requisiti per ricevere l’aiuto finanziario. Si parla – in media – di 300 euro. Più, eventualmente, l’accompagnamento (che equivale a un supplemento dedicato a chi ha bisogno di incentivi per potersi muovere o spostare) pari a 527 euro. Si arriva, quindi, a 827 euro che dovrebbero bastare per andare avanti un mese. Quali patologie possono fare affidamento sugli aiuti.

Depressione indennizzo invalidità
La depressione riconosciuta come invalidità (ANSA)

Oltre alle canoniche disabilità conosciute finora – siano esse fisiche o intellettive – si aggiunge anche quella della depressione cronica. Questa situazione non è nuova, ma soltanto adesso viene riconosciuta ufficialmente – sul piano fiscale ed economico – come patologia invalidante. Obiettivo raggiunto anche in merito a quanto emerso durante la pandemia: molti hanno riscontrato sintomi depressivi.

Così l’indennizzo può sommarsi eventualmente al bonus psicologo di 500 euro. Tuttavia, per ottenere questo climax di agevolazioni, è necessario presentare la domanda (che si trova sul portale dell’INPS) e successivamente una commissione valuterà lo stato di salute. Non vengono elargite pensioni sulla fiducia. Servono atti e dimostrazioni concrete. Il primo passo l’ha fatto l’INPS, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate.

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