Una serie di colpi di scena hanno caratterizzato la giornata di Mino Raiola e dei media in generale. Prima la notiza della sua morte, poi le smentite. Fino alla visita in ospedale di uno dei suoi assistiti più famosi.
Una fake news che ha fatto il giro del mondo in pochi minuti e e che ha indignato medici e lo stesso Raiola che ha twittato dal suo letto di ospedale.
Svegliarsi un mattino e trovarsi morto, almeno per gli altri. È la storia incredibile che ha vissuto oggi Mino Raiola, il potente procuratore sportivo, tra i suoi assistiti Zlatan Ibrahimovic e Matthijs de Ligt, Donnarumma, Pogba, Haaland e Balotelli, solo per citarne alcuni. Il super manager a gennaio era stato ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano per una operazione, che i medici avevano definito “programmata da tempo“. Una faccenda ovattata per evitare il clamore della stampa ma molto seria. Tanto.
Oggi il primo colpo di scena che si è diffuso su quasi tutti i media online italiani e stranieri: “Mino Raiola è morto“. Una notizia che ha sconvolto tutto il mondo del calcio e non, perché Mino è un personaggio davvero molto famoso.
È bastato attendere qualche ora per una capovolta inaspettata e improvvisa: “Sono indignato dalle telefonate di pseudo giornalisti che speculano sulla vita di un uomo che sta combattendo“. aveva scritto su twitter Alberto Zangrillo, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione del San Raffaele e medico personale di Silvio Berlusconi. Lo stesso, successivamente raggiunto dall’Ansa, ha ribadito il concetto, ammettendo che Raiola si trova in condizioni molto gravi. Appunto.
“Quella che è stata scritta” sul procuratore sportivo Mino Raiola, “è una balla: è tutto sotto controllo“, ha ribadito Zangrillo. “Quello che dovevo scrivere l’ho scritto – ha aggiunto in relazione ad un suo tweet – non devo dire nulla“.
La smentita definitiva è poi arrivata dallo stesso procuratore, che sempre su Twitter ha detto la sua: “Stato di salute attuale per chi se lo chiede: incazzato” – ha scritto Raiola “Per la seconda volta in 4 mesi mi uccidono. Sembrano anche in grado di risuscitarmi…“. La prima volta era stato a gennaio, lo stesso periodo nel quale al San Raffaele era ricoverato nella sua suite Berlusconi.
Una giornata incredibile per Raiola, ma anche per i media costretti alla smentita dopo che avevano data per certo la morte del Re degli agenti di calciatori. A conclusione di un pomeriggio folle, la visita di Zlatan Ibrahimovic al suo procuratore e grande amico fin dai tempi dell’Ajax. L’attaccante del Milan è arrivato all’ospedale San Raffaele. Lo svedese ha parcheggiato davanti al settore Q2 dell’ospedale, dal quale è appena uscito anche il primario Alberto Zangrillo.
Quanto a Raiola sono ore difficili, nelle quali il silenzio è doveroso. La faccenda come confermato dai medici è molto, molto seria.
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