Guerra Russia Ucraina. Le notizie di giovedì 28 aprile 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
Sessantaquattresimo giorno di guerra, scontro sempre più duro sull’energia con Mosca che ieri ha interrotto le forniture di gas a Polonia e Bulgaria poiché le società energetiche dei due Paesi non hanno accettato di effettuare i pagamenti in rubli, così come richiesto da Mosca.
Il Presidente russo Vladimir Putin alza i toni e avverte che “se Paesi terzi interferiranno ci sarà una reazione immediata, è già stata decisa”. Intanto l’Unione europea prepara un sesto pacchetto di sanzioni, da varare in settimana, contro la Russia che includerà anche lo stop graduale al petrolio di Mosca.
22.55 – Almeno dieci persone sono rimaste ferite dopo che un attacco missilistico russo ha danneggiato un edificio residenziale di 25 piani a Kiev. Lo hanno reso noto i servizi di emergenza ucraini, secondo quanto riporta Ukrinform. I servizi di emergenza sono stati allertati alle 20.13 ora locale per un incendio nel distretto di Shevchenkivskyi della capitale, che ha quasi distrutto il primo ed il secondo piano di un edificio residenziale, si legge nel comunicato. L’incendio è stato domato dopo oltre un’ora. Cinque persone sono state tratte in salvo e proseguono le operazioni di ricerca e soccorso.
21.05 – Tra le nuovi armi che gli Stati Uniti invieranno in Ucraina con un nuovo finanziamento da oltre 20 miliardi di dollari ci sono altri sistemi di difesa anti-aerea. Lo ha detto il segretario della Difesa americana Lloyd Austin in una conferenza stampa al Pentagono con la collega canadese. “Grazie ai sistemi di difesa anti-aerea gli ucraini sono riusciti ad evitare che la Russia dominasse i cieli, noi dobbiamo fare in modo di rifornirli e fare avere loro sistemi a corto ma soprattutto a lungo raggio“, ha spiegato precisando che i sistemi non sono di un nuovo tipo ma sempre “S-300”.
20.39 – I missili russi sul centro di Kiev sono esplosi vicino all’ambasciata britannica. Lo ha constatato l’ANSA sul posto.
20.29 – Uno degli obiettivi colpiti dai raid russi nel centro di Kiev è una zona residenziale e si registrano “vittime”. Lo ha reso noto una portavoce dei servizi di emergenza ucraini. Due ordigni avrebbero colpito “un obiettivo sensibile” e un palazzo residenziale accanto, dove c’erano delle persone. Non è stato ancora chiarito il numero delle vittime, e se si tratti di morti o feriti.
20.25 – Almeno 2.829 civili sono stati uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa: lo ha reso noto oggi l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr), aggiungendo che i feriti sono finora 3.180. Lo riporta l’agenzia Ukrinform. Tra le vittime ci sono 932 uomini, 626 donne, 62 ragazze e 75 ragazzi, oltre a 68 bambini e 1.066 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto. La maggior parte delle vittime riportano ferite causate da armi pesanti come colpi di artiglieria, missili e bombe.
20.15 – La contraerea ucraina ha abbattuto tre missili russi sopra la regione di Odessa. Lo ha affermato su Telegram il capo dell’amministrazione regionale Maksym Marcenko. Nel cielo sulla città si vedono scie di fumo.
20.04 – “La Russia ha colpito Kiev con missili cruise proprio quando il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e il primo ministro bulgaro Kiril Petkov stanno visitando la nostra capitale. Con questo efferato atto di barbarie la Russia dimostra ancora una volta il suo atteggiamento nei confronti dell’Ucraina, dell’Europa e del mondo“. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba.
19.55 – Con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ci sono state “discussioni intense” per rendere possibile l’evacuazione da Mariupol. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in una conferenza stampa a Kiev.
19.50 – Due forti esplosioni si sono udite a Kiev dove si è alzata una colonna di fumo, mentre è in corso la conferenza stampa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.
19.45 – “Faremo tutto il possibile per evacuare la gente dall’acciaieria di Azovstal a Mariupol“. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres al termine di un incontro con il presidente ucraino Volodymir Zelensky, riporta il Guardian.
19.40 – Gli Stati Uniti hanno visto alcune truppe russe “lasciare la città di Mariupol nonostante non l’abbiano ancora conquistata“. Lo ha detto un funzionario della Difesa Usa in un briefing con la stampa. Secondo la valutazione del Pentagono dal sud, i soldati di Mosca si stanno dirigendo nel nord-ovest, verso Zaporizhzhia.
19.20 – Il cittadino britannico ucciso in Ucraina combatteva al fianco delle forze ucraine, rende noto la Bbc. Si chiamava Scott Sibley. Nessuna precisazione sul secondo britannico che risulta disperso. Il Foreign Office non ha confermato l’identità di entrambi. Sibley, scrive il Mail Online, è un ex militare che ha prestato servizio nello squadrone di supporto logistico dei commando in Afghanistan. L’uomo, secondo il Sun, aveva 36 anni e due figli.
19.00 – Alle parole del ministro della Difesa russo risponde l’arcivescovo di Kiev Sviatoslav Shevchuk nel quotidiano videomessaggio dall’Ucraina. “Oggi in Ucraina vediamo effettivamente come il nemico stia espellendo in massa i figli e le figlie dell’Ucraina. Proprio ieri, le fonti ufficiali della parte russa hanno annunciato che la Russia ha cacciato e deportato dall’Ucraina più di mezzo milione di cittadini ucraini. Quasi 200.000 di loro sono i bambini. Le persone sono espulse dalla loro terra. I bambini sono privati della loro eredità e diventano estranei, esiliati su terra altrui“, ha sottolineato il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina.
18.40 – “Nonostante gli ostacoli creati da Kiev, dall’inizio dell’operazione militare speciale (in Ucraina ndr), 1.002.429 persone, di cui 183.168 bambini, sono state evacuate nel territorio della Federazione Russa”. Lo scrive il ministero della Difesa russo sul suo sito.
18.20 – “La Russia usa l’energia come arma nella sua aggressione“. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden sottolineando che gli Usa “aiuteranno gli alleati sul gas e il petrolio e non si lasceranno intimidire dalle minacce di Mosca“.
18.10 – Un milione di cittadini ucraini sono stati portati in Russia dopo l’invasione del 24 febbraio. Fra loro vi sono 183.168 bambini. Lo afferma il sito del ministero russo della Difesa, rilanciato su Twitter da Kyiv Independent. Secondo le autorità ucraine si tratta di persone deportate.
18.00 – “Cedere all’aggressione avrebbe un prezzo più alto che aiutare l’Ucraina“. A dirlo il presidente americano Joe Biden. “Non è economico sostenere Kiev, ma gli Stati Uniti possono farcela“, ha sottolineato il presidente che si appresta a chiedere un finanziamento di 33 miliardi di dollari al Congresso per sostenere l’Ucraina. “Non stiamo attaccando la Russia ma aiutando l’Ucraina a difendersi” ha poi concluso Biden.
17.55 – “In uno scenario di interruzione dell’ approvvigionamento di gas russo a partire dal 1° aprile, la maggior parte dei paesi europei non raggiungerebbe l’obiettivo del livello di stoccaggio dell’80% o del 90% il 1° ottobre“. Lo scrive Entsog (Rete Europea dei Gestori dei Sistemi di Trasporto del Gas) in una nota che sintetizza il rapporto sulle prospettive delle forniture per l’estate 2022.
17.20 – “Nuovo scambio di prigionieri. 45 persone sono state liberate tra cui 13 ufficiali, 20 soldati, 5 feriti e 12 civili“. Ad affermarlo su Telegram è Iryna Vereshchuk, la vicepremier ucraina.
16.50 – Le forze di Kiev hanno distrutto uno strategico ponte ferroviario attraverso il quale i russi inviavano dalla Crimea rifornimenti verso il sud dell’Ucraina. “Tramite questo ponte, gli occupanti inviavano armi e carburante dalla Crimea“, ha detto su Telegram Serhiy Bratchuk, portavoce dell’amministrazione militare di Odessa, secondo quanto riferisce la Cnn. Una foto allegata mostra la struttura in parte distrutta.
16.10 – Un cittadino britannico è stato ucciso in Ucraina e un altro è dato per disperso. Lo afferma un portavoce del Foreign Office. Secondo Sky News, si tratterebbe di due volontari che si sono uniti alle forze ucraine per combattere contro i russi, ma manca una conferma ufficiale in merito.
15.35 – I separatisti della regione moldava hanno subito puntato il dito contro Kiev per le esplosioni che hanno toccato il loro territorio. Le autorità ucraine girano le accuse a Mosca, che invece parla di “atti di terrorismo“. La Transnistria confina con la regione di Odessa e potrebbe diventare un ulteriore fronte caldo nel conflitto.
15.15 – Il generale Valery Gerasimov, capo di stato maggiore delle forze armate russe, è arrivato a Izyum per sovrintendere personalmente alle operazioni nel Donbass. Lo riporta Ukrainska Pravda, che cita fonti militari ucraine. Il ruolo del generale è strategico e non operativo-tattico, fanno notare le fonti, secondo le quali l’arrivo del capo di stato maggiore sul campo mostra che la recente nomina del generale Oleksandr Dvornikov come unico comandante delle truppe russe in Ucraina, non ha migliorato la gestione e il coordinamento delle unità di occupazione sul terreno.
16.05 – Oltre un migliaio di mercenari del gruppo russo Wagner sono stati ridispiegati dal fronte libico su quello ucraino: lo riferisce il Financial Times, citando funzionari occidentali che però non precisano se i militari siano già sul fronte europeo. Secondo le fonti, che parlando della pressione causata dal conflitto con Kiev nello scacchiere militare russo, mille siriani e circa 200 russi sono stati ritirati dalla Libia nelle ultime settimane, con il contingente privato sul terreno che ora si aggirerebbe sulle 5mila unità. Anche fonti libiche confermano l’avvenuto ritiro.
15.55 – Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa con la presidente dell’eurocamera Roberta Metsola, fa un passo avanti sull’ipotesi di un ingresso nell’Alleanza di Svezia e Finlandia, parlando di “processo veloce” per il loro ingresso. Il Cremlino aveva già risposto duramente a questa ipotesi.
15.40 – Il segretario generale dell’Onu, dopo l’incontro con Vladimir Putin, si è recato nel Paese invaso dalla Russia: “Quando vedo questi palazzi distrutti dalla guerra, immagino la mia famiglia, mia nipote nel panico e in fuga”, ha detto. Atteso un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
15.15 – Le milizie filo-russe dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk hanno annunciato di aver fatto prigionieri oltre 3mila soldati ucraini dall’inizio della guerra.
“È stata menzionata una cifra di 3mila, forse ne sono anche di più“, ha affermato il portavoce delle milizie, Eduard Basurin, citato dall’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti.
14.35 – “Bombardato l’ospedale da campo militare che si trova nell’acciaieria Azovstal: ci sono morti e nuovi feriti“. Lo riportano su Telegram, citati da Ukrinform, i soldati del battaglione Azov, che hanno anche postato un video di pochi secondo nel quale si vedono i primi soccorsi ai soldati rimasti sotto le macerie. “La sala operatoria è distrutta. Continuano a bombardare, ma la Convenzione di Ginevra garantisce la protezione delle istituzioni mediche ospedaliere e ai feriti dovrebbe essere fornita l’assistenza necessaria senza discriminazioni di alcun tipo“.
14.10 – La Camera americana ha approvato un provvedimento per sollecitare Joe Biden a vendere gli yacht e gli asset di lusso congelati agli oligarchi russi colpiti dalle sanzioni, e utilizzare i fondi raccolti per offrire aiuti militari e umanitari all’Ucraina. La misura, anche se simbolica e non vincolante, è stata approvata con 417 voti a favore e 8
contrari mostrando una volontà bipartisan a un’azione più decisa di Biden in risposta alla Russia.
13.30 – Dall’inizio dell’invasione russa oltre 3 milioni di civili ucraini si sono rifugiati in Polonia. Lo rende noto la Guardia di frontiera polacca su Twitter.
13.13 – I Presidenti di Russia e Turchia, Vladimir Putin e Tayyip Erdogan, si sono sentiti telefonicamente per discutere della situazione in Ucraina. Lo rende noto l’ufficio del Presidente turco, citato dall’agenzia stampa Anadolu. “Il Presidente Recep Tayyip Erdogan ha avuto una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin. Durante i colloqui, hanno discusso dello scambio di detenuti tra Russia e Usa avvenuto ieri in Turchia, nonché di eventi legati all’Ucraina”, riferisce l’ufficio.
12.55 – “Nello scenario peggiore di uno stop completo delle forniture di gas dalla Russia ci sarà una recessione moderata in Italia nei prossimi due anni che dovrà essere contrastata dalle politiche di bilancio“. Lo ha dichiarato il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco in un’intervista alla Cnbc. “Bisogna riconoscere – aggiunge Visco – che gli effetti di uno shortage dell’energia ci saranno sulle attività economiche. Dobbiamo garantire la sopravvivenza delle pmi finché non avremo sistemato il mercato energetico”, conclude.
12.00 – L’invio di armi in Ucraina rappresenta “una minaccia per la sicurezza dell’Europa”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla TASS. “Di per sé la tendenza a fornire armi, comprese quelle pesanti, all’Ucraina e ad altri Paesi è un’azione che minaccia la sicurezza del continente e provoca instabilità”, ha aggiunto Peskov.
Guerra Russia Ucraina, Germania approva consegna di armi pesanti a Kiev
Diretta guerra Russia Ucraina, Germania approva consegna di armi pesanti a Kiev11.45 – I legislatori canadesi hanno votato all’unanimità qualificando le operazioni russe in Ucraina un “genocidio”. Secondo i membri del Parlamento canadese vi sono “ampie prove di crimini di guerra sistemici e massicci contro l’umanità” commessi da Mosca. Lo riporta Reuters.
11.38 – “L’Ucraina deve decidere in autonomia se colpire obiettivi militari russi, ha detto il Segretario di Stato Usa Antony Blinken. La Russia ha attaccato l’Ucraina, uccidendo civili. Ci difenderemo in ogni modo, anche attaccando magazzini e basi russe. Il mondo riconosce questo diritto”. Così su Twitter il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
11.35 – Il Bundestag tedesco approva l’invio di armi pesanti all’Ucraina. A seguito di dibattito parlamentare, la mozione è passata con i voti di maggioranza e opposizione: 586 i favorevoli, 100 i contrari e sette gli astenuti.
11.24 – La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha fatto sapere che la Russia è “allarmata dall’escalation in Transnistria”, facendo riferimento ad “atti di terrorismo” su cui verrà fatta luce attraverso “un’indagine imparziale”. L’Occidente chiede a Kiev di attaccare la Russia utilizzando le armi fornite e “Mosca risponderà duramente a ulteriori richieste in questo senso. Sconsigliamo di testare la nostra pazienza”, ha aggiunto Zakharova. Lo riporta Ria Novosti.
11.17 – I soldati russi hanno sganciato bombe al fosforo su Mariupol, durante i circa 50 attacchi aerei di questa notte. Il vice comandante del Battaglione Azov Sviatoslav Palamar, citato dal Kyiv Independent, ha chiesto misure decisive per evacuare la città, poiché la Russia sta impiegando “tutto ciò che un barbaro può usare contro l’umanità”.
11.00 – Sono 102.654 le persone arrivate finora in Italia dall’Ucraina. Si tratta di 53.132 donne, 12.958 uomini e 36.564 minori. Le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna. Rispetto a ieri si registra un incremento di 882 ingressi nel territorio nazionale. Lo rende noto il Viminale su Twitter.
10.47 – Questa mattina i militari russi hanno colpito con missili la città di Zaporizhzhia provocando tre vittime, tra cui un bambino. Lo rende noto l’Amministrazione militare regionale su Telegram. “L’attacco è stato effettuato da aerei razzisti. Sono stati utilizzati missili aria-superficie X-55. Al momento si sa di tre vittime, una delle quali un bambino”, riferisce l’amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia.
10.33 – “La guerra è un’assurdità nel XXI secolo”. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres parlando a Borodianka, la prima tappa della sua visita in Ucraina. “Quando guardo questi edifici distrutti, immagino la mia famiglia in una di queste case ora distrutte – aggiunge Guterres – immagino le mie nipoti che corrono in preda al panico. Nessuna guerra è accettabile nel XXI secolo”, conclude.
10.13 – “Se Svezia e Finlandia decideranno di entrare nella Nato saranno accolti a braccia aperte”. Lo ha dichiarato il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg durante una conferenza stampa congiunta con la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. “Abbiamo lavorato con questi Paesi per anni – aggiunge Stoltenberg – sappiamo che le loro forze hanno gli standard della Nato, abbiamo condotto insieme molte missioni e mi aspetto che il processo sia veloce dopo che le formalità saranno espletate”, conclude.
09.22 – “Nessuno in Europa può sperare di mantenere una normale cooperazione economica con la Russia. Quello di Mosca è un ricatto energetico, utilizza gas e commercio come armi“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso del suo ultimo discorso alla Nazione. “La decisione di interrompere le forniture di gas a Polonia e Bulgaria è un altro argomento a favore del fatto che nessuno in Europa può sperare di mantenere una normale cooperazione economica con la Russia”, ha aggiunto Zelensky.
09.13 – Dal primo maggio Kherson, cittadina nel sud dell’Ucraina, ormai sotto controllo russo, passerà all’uso del rublo. Secondo il vicepresidente dell’Amministrazione militare e civile della regione Kirill Stremousov il passaggio richiederà un periodo di 4 mesi, durante il quale saranno in circolazione sia il rublo che la grivnia ucraina. Lo riporta il Kyiv Independent.
09.03 – “La Russia intensifica la sua offensiva in Donbass, con gli sforzi principali concentrati vicino a Izyum“. Lo comunica lo Stato Maggiore ucraino, citato da Unian. “I militari russi stanno aumentando il ritmo dell’offensiva in quasi tutte le direzioni – fa sapere Kiev – l’attività maggiore si osserva nelle direzioni di Slobozhanske e Donetsk. Il nemico sta cercando di lanciare un’offensiva nelle direzioni di Sulyhivka-Nova Dmytrivka e Andriyivka-Velyka Komyshuvakha“, conclude.
Il conflitto tra Russia e Ucraina giunge al sessantaquattresimo giorno, lo scontro si intensifica anche sul piano economico ed energetico con Mosca che ieri ha interrotto le forniture di gas a Polonia e Bulgaria poiché le società energetiche dei due Paesi non hanno accettato di effettuare i pagamenti in rubli, così come richiesto da Mosca.
Ieri il Presidente russo Vladimir Putin in un discorso a San Pietroburgo ha avvertito che “se Paesi terzi interferiranno ci sarà una reazione immediata, è già stata decisa”. Intanto l’Unione europea prepara un sesto pacchetto di sanzioni, da varare in settimana, contro la Russia che includerà anche lo stop graduale al petrolio di Mosca.
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