La morte del 15enne Ahmed Joudier sembra essere a una svolta. I Pm aprono un fascicolo con una nuova ipotesi: istigazione al suicidio. Sul corpo del ragazzo nessun segno di colluttazione. Intanto la mamma del giovane lancia l’appello disperato
La morte del 15enne di origini marocchine Ahmed Joudier avvenuta sulle rive del fiume Brenta sembrerebbe essere sopraggiunta per istigazione al suicidio. Il pm Andrea Girlando che sta indagando sul caso ne è quasi convinto e per tale motivo ha aperto un nuovo fascicolo.
Inizialmente si indagava sul sequestro di persona del giovane padovano marocchino, poi, i nuovi rilievi sul corpo della vittima hanno fatto cambiare ipotesi agli inquirenti virando per l’istigazione al suicidio.
Questo nuovo cambio di ipotesi di reato consentirà alla Procura di poter fare l’autopsia sul corpo del ragazzo già nella giornata di domani.
Morte Ahmed Joudier: nuova ipotesi per gli investigatori. Appello disperato della madre
Il primo dubbio sul fatto che la morte di Ahmed Joudier fosse avvenuta per istigazione è arrivato a seguito del primo esame esterno effettuato sul corpo del giovane dal dottor Andrea Porzionato.
Da una prima indagine, il medico non ha trovato segni di colluttazione o violenza, così come nessun segnale evidente che lasci intendere che Ahmed abbia opposto resistenza a qualcuno prima di finire in fiume.
Queste le ipotesi avanzate dalla Procura ma si attende l’esame autoptico per stabilire con esattezza le cause della morte. Intanto, questa mattina all’Ansa, la mamma di Ahmed, la sig. Latifa ha lanciato il suo appello disperato: “Mio figlio non aveva a che fare con la droga. Qualcuno degli amici sa qualcosa sulla morte di Ahmed, lui era un bravo ragazzo”.
Ed è da questa mattina che la Questura di Padova è gremita di amici del giovane 15enne che, a turno, vengono sentiti dagli inquirenti. Così, continua anche l’esame sul cellulare di Ahmed, ritrovato da un passante sulla riva del fiume Brenta nelle vicinanze del cadavere poi rinvenuto.
Il profilo basso sui social di Ahmed Joudier
La famiglia del giovane di origini marocchine descrive Ahmed come un ragazzo molto riservato, restio a farsi fotografare, così come poche erano le sue condivisioni sui social. Infatti, il ragazzo aveva un profilo Instagram con pochi follower, ma cosa strana è che il giovane 15enne non ha mai postato nulla.
Fonti di Polizia riferiscono che il ragazzino non aveva precedenti di alcun tipo, addirittura mai stato identificato durante controlli del territorio. Insomma, una vita ligia e senza sbavature quella di Ahmed Joudier. E allora, chi è che ha istigato il 15enne al suicidio? E perché?