La guerra in Ucraina continua senza sosta e dall’ospedale creato sotto l’acciaieria di Azovstal arrivano foto drammatiche. Centinaia di persone e un appello disperato.
Sono immagini forti quelle che arrivano dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Centinaia di persone sono in serie difficoltà e ciò è diretta conseguenza di quanto sta accadendo con i bombardamenti.
Militari, bambini e civili nascosti in condizioni igieniche praticamente inesistenti. Curare le ferite diventa sempre più complicato. Mancano medicinali, cibo e acqua per poter aiutare i malati e le persone che hanno riportato ferite proprio durante il conflitto.
Il Comune di Mariupol ha lanciato un appello per quanto sta accadendo nella cittadina ucraina. Secondo le stime dell’amministrazione locale, infatti, sarebbero circa 2mila le persone nello stabilimento metallurgico. “Militari e cittadini vengono operati in locali non sterili e bui. Donne, bambini e anziani. Molti feriti. In condizioni antigieniche e condizioni terribili. Senza farmaci“, si legge nella nota.
Le immagini molto forti mostrano l’ospedale allestito dentro uno dei rifiuti dell’acciaieria Azovstal che si trova a Mariupol. In questa struttura militari e civili vengono assistiti, per quel che possibile, dal personale medico. Il consiglio comunale ha chiesto di intervenire vista la scarsità di medicinale e di igiene.
A parlare della tragedia c’è anche Emine Dzheppar. “Questo è l’ospedale sotterraneo dell’Azovstal Metallurgical Plant a Mariupol, protetto dall’esercito. L’impianto è sotto bombardamenti russi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che non si preoccupano dei civili, comprese donne e bambini, all’interno“, commenta il primo viceministro degli Affari Esteri in Ucraina.
Il personale sanitario ha annunciato di non aver più medicinali e di dover amputare arti e rimuovere elementi metallici dalle ferite pur di salvare vite umane. Gli attacchi nei confronti dell’acciaieria non si placano.
Sarebbero centinaia i feriti senza possibilità di essere curati a dovere. A dichiararlo è il comandante Serhiy Volyna che guida la trentaseiesima brigata dei Marines ucraini. All’interno della struttura ci sarebbero anche centinaia di bambini “che vivono in condizioni non igieniche e che stanno esaurendo cibo e acqua“, si legge nell’appello citato dal The Guardian.
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