La guerra in Ucraina preoccupa e non poco, ma la Russia lancia l’ennesimo nuovo segnale: cosa sta accadendo e quali potrebbero essere le conseguenze.
Il conflitto bellico in Ucraina si fa sempre più acceso e adesso non mancano i messaggi da entrambe le parti. Sul fronte la lotta continua e non si placano gli attacchi militari nelle varie città del Paese di Zelensky.
Nel frattempo è previsto l’arrivo a Mosca di Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, per parlare di quanto sta accadendo in Ucraina. “È una cosa che l’Onu è in grado di fare“, ha dichiarato il ministro ucraino Kuleba parlando di una questione specifica. Al segretario è stato chiesto infatti di insistere con Vladimir Putin per l’evacuazione della città di Mariupol.
Il conflitto ucraino potrebbe concludersi con un accordo, molto dipenderà comunque dalle azioni militari e da eventuali conquiste. Lo scenario è delineato e da parte della Russia emergono nuovi dettagli in tal senso. Sergej Lavrov ha intanto parlato nel corso di un’intervista all’emittente di Stato, lanciando accuse ben precise. “Né gli Stati Uniti né il Regno Unito consigliano a Volodymyr Zelensky di accelerare i negoziati“, ha ricordato il ministro degli Esteri russo.
Anche il ministro Dmytro Kuleba è intervenuto per parlare di quanto accaduto sul fronte. “La Russia perde l’ultima speranza di spaventare il mondo e di sostenere l’Ucraina. Da qui il discorso di un reale pericolo della Terza Guerra Mondiale. Questo significa solo che Mosca avverte la sconfitta in Ucraina. Pertanto, il mondo deve raddoppiare il sostegno all’Ucraina in modo da prevalere e salvaguardare la sicurezza europea e globale“, ha ricordato il ministro degli Esteri ucraino Kuleba.
Nel frattempo la Russia parla di “possibile terza guerra mondiale“, ma secondo Kiev ciò emergerebbe per paura di perdere il conflitto in Ucraina. Intanto il ministro Sergej Lavrov ha dichiarato di voler evitare un conflitto nucleare e di vedere seri problemi sul fronte dei negoziati di pace. Le accuse del Cremlino sono ben precise e puntano agli Stati Uniti, con tanto di netta contrarietà per la fornitura di armi da parte della Nato.
“Uomini e donne ucraini hanno dimostrato una grande disponibilità a difendere l’Ucraina. A qualsiasi età, qualsiasi stato di proprietà, con qualsiasi istruzione – uomini e donne ucraini hanno lottato ugualmente per lo stato. Questa guerra è diventata veramente una guerra di popolo per l’Ucraina. E ha dimostrato che in tutto il nostro territorio – da est a ovest, da nord a sud – l’idea ucraina è altrettanto forte, altrettanto nazionale“, ha ricordato Zelensky in un videomessaggio social.
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