Da gennaio 2022 a oggi in Gran Bretagna ci sono stati 108 casi di epatiti; in 8 si è reso necessario un trapianto di fegato. Sono stati riportati alcuni casi anche in Usa, Danimarca, Paesi Bassi, Irlanda, Italia e Spagna. Lo ha comunicato l’Oms che sta seguendo con estrema attenzione il caso delle epatiti acute che si stanno riscontrando nei bambini.
Normalmente, l’epatite è causata dai ceppi di epatite A, B, C, D ed E ma nessuno di questi virus è stato identificato nei pazienti con l’infiammazione acuta del fegato. I medici stanno, dunque, cercando di capire cosa possa provocare la malattia.
Per ora ci sono solo ipotesi. Quel che è evidente che è la maggior parte dei pazienti ha avuto problemi gastrointestinali, dolore, vomito, diarrea. Solo dopo sono comparsi i veri e propri sintomi dell’epatite.
La causa potrebbe essere un adeonovurs, individuato in 74 casi e 18 sono stati identificati come tipo F 41. Solo su 20 paziente è stato ritrovato anche il virus del Covid 19, mentre su 19 bambini i medici hanno trovato tracce di Covid e di adenovirus. “Il Regno Unito, dove fino ad oggi è stata segnalata la maggior parte dei casi, ha recentemente osservato un aumento significativo delle infezioni da adenovirus”. Lo hanno comunicato i medici dell’Oms.
“I Paesi Bassi hanno anche riferito di una concomitante crescente circolazione di adenovirus nella loro comunità”. Tuttavia, potrebbe essere solo un caso non legato alle epatiti. Le numerose indagini per cercare proprio quel virus, potrebbe riportare alla luce malattie che nulla hanno a che fare con il problema attuale.
C’è una domanda che, però, in queste ore si fanno i genitori preoccupati? C’entra il vaccino anti Covid? La risposta ferma dell’Oms è no.
“No, in nessuno dei casi in Uk i bambini erano stati vaccinati e questo ci permette, per fortuna, di escludere un legame con il vaccino. La priorità al momento è quella di identificare tempestivamente la causa. In modo da poter curare al meglio i bambini e mettere in atto ogni misura di sanità pubblica necessaria a prevenire l’insorgenza di queste epatiti“. Questa la risposta chiara dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
In Italia, al 22 aprile, sono 11 i casi sospetti di epatiti acute di natura ancora ignota. “Solo due di questi sono stati confermati e ad uno è stato eseguito un trapianto. Non è stato identificato alcun legame con il vaccino anti Covid-19”. Tuttavia, il ministero della Salute ha emesso una circolare in cui si danno indicazioni sanitarie per riconoscere sintomi sospetti di questa epatite. “Bambino di età inferiore ai 10 anni, un test negativo per i virus dell’epatite A, B, C, D ed E, e valori molto alterati degli enzimi che segnalano una sofferenza del fegato”
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