Assalto alla Cgil, altri 5 arresti per le violenze contro la sede del Sindacato dello scorso 9 ottobre. In manette anche il leader No vax Nicola Franzoni.
Il leader No vax Nicola Franzoni è stato arrestato per l’assalto alla sede romana della Cgil dello scorso 9 ottobre. Assieme a lui altre 4 persone sono state sottoposte a misura cautelare. La nuova operazione della Procura di Roma porta a 25 il numero dei soggetti accusati, a vario titolo, di aver partecipato ai disordini durante la manifestazione No vax e No mask di Piazza del Popolo, a Roma.
Tra gli arrestati figurano esponenti di estrema destra, accusati di devastazione e saccheggio aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata. Al solo Franzoni contestati anche i reati di istigazione a disobbedire alle leggi dello Stato e violazione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Roma. I provvedimenti sono stati emanati a seguito dell’attività investigativa della Digos, con il supporto della Polizia Scientifica, coordinata dal Procuratore di Roma Francesco Lo Voi, dal Procuratore aggiunto Michele Prestipino e dal Pm Gianfederica Dito, che ha raccolto attraverso la visione dei filmati solidi indizi nei confronti degli indagati.
Assalto Cgil, cinque nuovi arresti tra manifestanti No vax | Chi è Nicola Franzoni
Franzoni, 43 anni, residente a Marina di Carrara, negli ultimi due anni ha riscosso un discreto successo tra gli oltre 10mila seguaci sui suoi canali Telegram, da cui contestava Green Pass e misure anti contagio. Leader di movimenti No vax e No Green Pass, non è nuovo alle cronache: sono diverse le denunce collezionate da inizio pandemia a oggi.
Nel giugno del 2020 era stato accusato di vilipendio e apologia di fascismo. Nel gennaio del 2021 aveva cercato di organizzare proteste contro i Governi Conte e Draghi. Fu fermato nei dintorni di Carrara con felpe e striscioni contro il Presidente del Consiglio. Titolare di un bar, Franzoni è stato duramente colpito dalle misure anti contagio messe in campo dal Governo per arginare la diffusione del Covid. Ma gli atteggiamenti aggressivi preesistono allo scoppio della pandemia. Durante la sua militanza politica con Futuro e Libertà di Gianfranco Fini aveva augurato a un avversario politico di “morire come una m***a tra i dolori più atroci”.
Si segnalano inoltre i commenti alla morte del Presidente del Consiglio europeo David Sassoli. “Uno st****o qualsiasi. Dio vede e provvede, una testa di c***o in meno”, aveva dichiarato in un video diffuso sui social.