La sparatoria a Pescara e il ricovero d’urgenza: il racconto di Yelfri Rosado Guzman e la ricostruzione di quei terribili momenti vissuti dal cuoco ferito da alcuni colpi di pistola.
Yelfri Rosado Guzman è il cuoco di 23 anni raggiunto da cinque colpi di pistola domenica 10 aprile 2022. Il giovane è stato colpito da diversi colpi di arma da fuoco mentre si trovava in un ristobar di Pescara.
Immediata la corsa in ospedale e in seguito l’intervento d’urgenza. Il ragazzo ha rilasciato un’intervista al quotidiano Il Centro per spiegare quanto accaduto. Nel frattempo per Federico Pecorale l’accusa è di tentato omicidio.
Cuoco ferito mentre stava lavorando | Il racconto di Yelfri Guzman
Il ragazzo ha raccontato di aver allontano la collega Martina Tammaro, poi i colpi e la paura. “Ho il terrore di non poter più camminare, anche i medici mi hanno rassicurato che ci vorrà del tempo prima che io possa tornare ad una vita normale. Non potrò mai dimenticare i momenti in cui mi rotolavo a terra cercando di schivare i proiettili, ma più mi giravo e più mi colpiva“, ha raccontato il 23enne ferito a Pescara.
Attimi veramente difficili da dimenticare e la speranza di poter tornare alla vita di prima. Il racconto passa anche dalla furia di chi lo ha sparato. “Era una furia, non si fermava. Io pensavo: sono morto, tra poco sono morto. Ho pregato tanto Dio“, ha continuato Yelfri Rosado Guzman.
Aggressore in carcere | La fuga e poi l’arresto
La persona arrestata per aver aggredito il 23enne originario di Santo Domingo è stata catturata a distanza di qualche ora dall’aggressione avvenuta nel locale a Pescara. Si trovava in un’area di servizio sull’autostrada: stava cercando di fuggire ed era a bordo di un taxi.
Ad incastrarlo alcuni video che lo ritraggono mentre fa fuoco contro il giovane che si stava riparando dietro il bancone. Il 23enne colpito ha riportato ferite al collo e all’altezza del torace. “Due mi sono entrati dentro, uno mi ha preso di striscio sulla testa. Non so cosa ha scatenato la sua furia. Era venuto nei due giorni precedenti a mangiare, non lo conoscevo. Aveva mangiato un giro di arrosticini e ne ha chiesti altri 10. Mi ha detto, però, di farli più salati perché i primi non sapevano di niente“, ha ricordato il giovane colpito dall’uomo.
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Momenti di grande terrore, dopo il gesto una reazione improvvisa dell’uomo e la reazione. “Quando li ho portati al bancone, li ho scrollati perché pensavo di aver messo troppo sale. Quel gesto gli ha dato fastidio e mi ha tirato un cazzotto. (…) Non perdono chi ha tentato di uccidermi. A lui penserà Dio“, ha concluso il 23enne intervistato da Il Centro.