Continuano i problemi legati al Reddito di cittadinanza. Ora dopo un’indagine dei Carabinieri si scoprono un fiume di soldi andati indebitamente a chi non ne aveva diritto. Quasi un migliaio i denunciati: importante è la cifra sottratta alle casse dello Stato.
Tante sono le inchieste aperte per i “furbetti del reddito di cittadinanza“, che pensando di farla franca e hanno riscosso indebitamente una montagna di soldi. Ora dovranno restituire ciò per il quale non avevano diritto. Ecco di quanto si tratta.
Dal primo gennaio del 2021 al mese di febbraio 2022 sono milioni gli euro che sono finiti nelle tasche di persone che hanno percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. E’ quanto hanno scoperto i Carabinieri delle Legioni Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Sardegna, del Comando Interregionale “Podgora” e dei locali Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro, che hanno denunciato 955 persone per percezione del beneficio in violazione della normativa.
Una rete di controllo enorme che si è impegnata indagando a lungo, ed ora ha portato alla luce una sorta di “truffa” che in vari modi aveva portato a percepire indebitamente il reddito, anche a chi non spettava. Dall’indagine è emerso che c’era chi aveva omesso di dichiarare di essere proprietario di beni immobili per i quali percepiva reddito, chi aveva dichiarato il falso circa la composizione del proprio nucleo familiare e relativo reddito, chi aveva dichiarato un falso luogo di residenza e chi aveva omesso di dichiarare misure di prevenzione o cautelari a proprio carico o di familiari. Insomma “dimenticanze” non da poco che per le casse dello Stato hanno portato all’evasione di 5 milioni di euro.
Sono state circa 9.575 persone controllate di cui il 10% è risultato irregolare quindi 955 persone denunciate tra Lazio, Toscana, Marche, Sardegna e Umbria.
Tra i denunciati ci sono 584 soggetti già noti alle Forze dell’ordine e 472 stranieri. Le irregolarità riscontrate hanno fatto emergere la cifra di 5.245.341 euro percepiti indebitamente. “Fondamentale si è rivelata la sinergia istituzionale con l’Inps che ha fornito la propria collaborazione all’Arma. All’ente previdenziale, cui è già stata data comunicazione degli illeciti accertati, spetterà inoltre avviare la procedura per il recupero della somma complessiva indebitamente percepita“, si legge in una nota dei carabinieri.
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Nello specifico, gli agenti dell’Arma nella regione Lazio, su 2.504 persone controllate, ne hanno denunciate 543 con un ammontare complessivo di redditi indebitamente percepiti pari a 3.116.522 euro. In Toscana, su 1.810 persone controllate 153 sono risultate prive dei requisiti previsti dalla normativa con un reddito complessivo indebitamente percepito pari a 636.998 euro. Nella regione Marche, sono state 67 le persone denunciate su 1.447 controllate, con 450.075 di redditi indebitamente percepiti. In Sardegna, su 3.260 persone controllate quelle denunciate sono state 163, con 863.670 euro di redditi indebitamente percepiti. Infine in Umbria, su 554 persone controllate dai Carabinieri 29 sono risultate prive dei requisiti e quindi denunciate con 178.075 euro di redditi percepiti indebitamente.
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