Pasqua, Simona Ovadia (Altroconsumo) a Free.it | “Prodotti fino all’80% più cari. Ecco come risparmiare su uova e colombe”

Oggi è il venerdì Santo ed è tempo di correre a comprare i dolci tipici di Pasqua: le uova di cioccolato e la colomba. Mai come in questo momento, a causa dei rincari, orientarsi tra la grande offerta non è semplice. Esattamente come a Natale, anche a Pasqua i prezzi sono molto variabili e si discostano anche per l’80%. Come fare, allora, per capire e per risparmiare? Al quotidiano online Free.it Simona Ovadia, giornalista di Altroconsumo.

Risparmiare non è semplice ma con qualche dritta e qualche indicazione, si può scegliere il prodotto giusto al prezzo migliore. Anche a Pasqua. Ad aiutarci è a Altroconsumo che ha realizzato una rilevazione su 45 marche di colombe e uova di cioccolato. Ed ecco cosa è emerso. ? Al quotidiano online Free.it Simona Ovadia, giornalista di Altroconsumo.

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Pasqua, Simona Ovadia (Altroconsumo) a Free.it | “Prodotti fino all’80% più cari. Ecco come risparmiare su uova e colombe”

 

In questi giorni di Pasqua, come si fa a orientarsi in una giungla di marchi e prezzi?

“Altroconsumo ha fatto una rilevazione dei prezzi su 45 marchi tra colombe e uova di cioccolato industriali. Sono stati analizzati 25 negozi e supermercati di Roma e Milano e sei importanti shop online. Ebbene, è venuto fuori che, mai come quest’anno, la forbice tra i prezzi e altissima. A parità di prodotto, per esempio, i costi possono variare anche oltre l’80%”.

Per esempio?

“Per una colomba classica da un chilo, si parte da un minimo di 2,74 euro a un massimo di quasi 17 euro. Con una differenza del 520%. A costare di più, per esempio, sono le colombe di creme. In questo caso abbiamo visto che il prezzo minimo al chilo sfiora i 4 euro (Balocco senza canditi) e quello massimo quasi 24 euro (Tre Marie colomba “noir”, che costa a pezzo quasi 19 euro ma ha un formato ridotto di 800 grammi), con una differenza del 492%”.

Quindi come si fa per orientarsi e per risparmiare?

“Diciamo che bisogna sempre controllare i prezzi e le differenze tra marchi. In generale, però, le colombe confezionate più convenienti sono quelle dei marchi commerciali. Ovvero quelle con il marchio dalla grande distribuzione. Anche se si possono spuntare ottime offerte anche tra i marchi più famosi”.

Per le uova di Pasqua vale lo stesso?

“Anche i prezzi delle uova di Pasqua variano moltissimo. In questo caso, le differenze di prezzo vanno dal 90% per la versione fondente fino al 253% per quella al latte Semplicemente perché c’è molta più scelta.

Pasqua, Simona Ovadia (Altroconsumo) a Free.it | “Puntare sulle offerte di…”

La vera differenza la fa la qualità del cioccolato, certo, ma soprattutto il prestigio della sorpresa. Se, per esempio, all’interno ci sono i pupazzi del cartone animato in voga, i calciatori delle squadre di calcio di sere A, bamboline, più costano”.

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Pasqua, Simona Ovadia (Altroconsumo) a Free.it | “Prodotti fino all’80% più cari. Ecco come risparmiare su uova e colombe”

Sulle uova, invece, qual è il consiglio per risparmiare?

“Bisogna puntare sulle offerte delle catene di supermercati. Altroconsumo ha verificato che la differenza di prezzo per lo stesso prodotto può andare oltre l’80%, soprattutto per quanto riguarda le uova di cioccolato al latte. Il consiglio generale è comunque sempre di guardare le offerte. Capita spesso, infatti, che alcuni prodotti di marche storiche dell’industria dolciaria italiana siano offerti sottocosto. E poi bisogna ricordarsi di controllare non tanto il prezzo di listino, ma quello al chilo. E’ lì la differenza”.

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C’è stato un cambiamento nei prezzi in questi anni?

“Altroconsumo ha messo a confronto i cartellini di questi dolci da ricorrenza con quelli rilevati nel 2013. Il prezzo medio delle uova di cioccolato in nove anni è calato del 10%, passando da una media di quasi 50 euro al chilo nel 2013, a una media attuale di 45 euro. Salgono invece del 40% i prezzi medi delle colombe, ma scende del 10% il prezzo minimo rilevato. Questo significa che ora, a differenza di nove anni fa, la concorrenza delle catene a colpi di offerte permette ai consumatori di spendere meno. A patto, però, di saper cogliere la proposta più conveniente”.  

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