Bancomat, contribuenti spiazzati: i nuovi provvedimenti sui pagamenti elettronici sorprendono gli utenti. Stangata in arrivo.
Bancomat, i pagamenti elettronici devono diventare una consuetudine. Questo l’obiettivo del Governo come principale arma contro l’evasione fiscale e i raggiri. La tracciabilità come sentiero e occasione di riscatto. Un percorso lento e graduale che dovrebbe portare a una maggiore trasparenza: il tasso di evasione in Italia è fra i più alti a livello europeo.
Invertire la tendenza diventa un imperativo, anche se – in tempi di crisi – il problema primario è come far girare l’economia. Il Paese sembra in ripresa, qualche timido segnale di ripartenza c’è. Momento opportuno per cercare di contrastare sin da subito qualunque tipo di irregolarità. Cashback e SuperCashback dovevano essere degli incentivi verso i contribuenti a pagare con la carta: la lotteria degli scontrini è stato il culmine dei propositi sotto le feste. Ora non c’è più tempo per festeggiare, occorre passare ai fatti.
Leggi anche – Abramovich, nuova batosta per l’oligarca russo | La decisione dura della Francia lo spiazza
Bancomat, stangata sui contribuenti: profonde sanzioni per incentivare il pagamento elettronico
Laddove corre l’obbligo dei pagamenti elettronici scatterà anche una multa per i trasgressori: pecunia non olet, dicevano i latini, ma stavolta – in Italiano – occorre sapere ben altro. Il Fisco chiederà l’invio di tutte le transazioni avvenute con moneta digitale: una misura questa che sarebbe dovuta entrare in vigore dal 1° Gennaio 2023. La stretta di 6 mesi per accelerare i tempi ha cambiato i piani.
Nella sostanza si parla di doppia sanzione per chi non osserverà le regole: 30 euro di partenza – a seconda della situazione – più un 4% di sovraccarico in base all’entità del prodotto acquistato. Questa sarà la prassi per i prossimi mesi. Nodo commissioni: il Governo è al lavoro, di concerto con gli istituti bancari, per calmierare i tassi di commissione ed evitare che ad ogni transazione le cifre superino i livelli di guardia.