Attentato Brooklyn, mano pesante del giudice contro Frank James | Ecco cosa ha deciso

Sono emersi nuovi dettagli sulle ultime ore di libertà di Frank James, il presunto attentatore della metropolitana di Brooklyn, a Sunset Park. L’uomo non sarebbe stato riconosciuto da un passante, così come emerso in un primo momento, ma avrebbe chiamato lui stesso la polizia.

Intanto James è apparso oggi per la prima volta davanti al giudice che ha già usato la mano pesante contro il 62enne.

Frank James, l’uomo sospettato dell’attaccato alla metropolitana di Brooklyn a Sunset Park

Sarebbe stato Frank James, l’uomo sospettato di aver aperto il fuoco sulla metropolitana a Brooklyn, a contattare gli agenti per avvertirli del luogo in cui si trovava. Lo hanno riferito fonti della polizia alla Cnn. Una indiscrezione che smentirebbe le prime notizie pubblicate dai media secondo cui l’uomo sarebbe stato riconosciuto da un passante, un immigrato siriano da 5 anni a New York.

L’attentatore, secondo quanto riferisce la Cnn, avrebbe chiamato uno dei numeri messi a disposizione dalle forze dell’ordine per le segnalazioni sull’attacco rivelando di essere in un McDonald’s nell’East Village di Manhattan. La polizia lo ha arrestato nei paraggi del fastfood dopo che il 62enne si era spostato. Una notizia che con ogni probabilità potrebbe alimentare le polemiche contro il sindaco di New York, Eric Adams, e gli agenti che hanno impiegato quasi 30 ore per catturare l’attentatore.

Attentato Brooklyn, niente cauzione per Frank James che resta in carcere. Ecco perché

Intanto, nel primo pomeriggio americano, James è apparso per la prima volta davanti al giudice che ha deciso di utilizzare il pugno duro.

Per James, infatti, non è stata fissata alcuna cauzione dopo che ha terrorizzato un'”intera città“. Era stata l’accusa a chiedere alla corte di non fissare alcune cauzione per il 62enne. L’uomo, nel corso del suo attacco, ha ferito almeno 30 persone: dieci di queste colpite dai proiettili sparati dalla sua arma, una pistola acquistata legalmente in Ohio nel 2011.

I legali di James, che vanta precedenti penali e 11 arresti pregressi nello stato di New York, hanno chiesto al giudice di assicurarsi che il loro assistito possa ricevere cure psichiatriche in prigione. Gli stessi avvocati hanno poi confermato che lo stesso James ha chiamato il numero della polizia per costituirsi.

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Il 62enne, tra le altre cose, è accusato di terrorismo federale. Se condannato rischia l’ergastolo. Le indagini, nel frattempo, proseguono per accertare il movente dell’attacco. Non ci sono prove – riferisce l’accusa – che sia legato a organizzazione terroristiche.

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