Jerry Calà e Umberto Smaila, colleghi, amici, quasi fratelli. I due hanno iniziato insieme e non si sono mai lasciati: il racconto inedito.
Jerry Calà e Umberto Smaila, inizio da sogno ed evoluzione da record: in principio erano “I gatti di Vicolo Miracoli” o meglio parte di quello che è stato un esperimento innovativo di comicità per l’epoca. Oggi sono due colleghi e amici inseparabili, o quasi. La vita di entrambi è cambiata: fanno quello che facevano nei film, divertire.
Solo in un’altra veste, quella dei musicisti e showmen nei palazzetti e locali d’Italia: un cambio di rotta necessario. L’età avanza, ma la voglia di divertirsi resta la stessa: vero e unico segreto di eterna giovinezza. Sempre “in vacanza” liberi da preconcetti e pronti a regalare un sorriso. Smaila, in particolare, con “Colpo grosso” ha fatto la storia della televisione. La sigla di quel programma è ancora iconica.
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Jerry Calà e Umberto Smaila, luci e ombre di un’amicizia
Se arriva il momento di fare i bilanci, qualcosa di importante entrambi lo possono mettere, ma il bello è che non hanno ancora finito: “Ci sentiamo tutti i giorni – racconta Smaila al Corriere della Sera in una lunga intervista – ma non è sempre stato così. Jerry mi pugnalò alle spalle“. Il riferimento è all’improvviso cambio di rotta dell’attore, quando sull’onda del successo preferì fare altro lasciando l’amico in disparte. Abbiamo visto Calà cimentarsi anche con De Sica, Greggio, Boldi e tanti altri.
Momento particolare che Smaila ha vissuto come un abbandono. Questione di treni che passano una volta sola: Jerry ha preso il suo, lasciando l’amico alla fermata. La prossima, però, la aspettano assieme. Uno stop è nell’ordine delle cose, persino nell’evoluzione di una vita imprevedibile e spesso sorprendente. Dopo il chiarimento, però, nessun ripensamento: avanti insieme. Uniti e pronti a rifare una parte del percorso, forse la più importante, per regalare ancora sorrisi in tempi difficili. Essere sempre al top è un fardello che pochi riescono a portare. Loro, tra alti e bassi, ce la stanno facendo.