Una cooperazione forte nel segno della continuità, un patto strategico sul gas che il premier Mario Draghi annuncia in conferenza stampa “Dopo l’inizio della guerra in Ucraina avevo detto che avremmo fatto le nostre scelte sull’indipendenza dalla Russia”
L’Italia è il primo paese dell’Unione Europea che dalle parole è passato ai fatti, uno scatto veloce su un accordo strategico che segna un primo passo importante ma che nel tempo bisognerà vedere se basterà. Ma su un terreno delicato come quello del gas la tempestività dell’Esecutivo è un segnale molto importante che va perseguito con maggiore forza.
Da Algeri, dopo la firma dell’accordo sull’energia con il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, arrivano in conferenza stampa, le rassicuranti parole del presidente del consiglio Mario Draghi, che hanno spiegato come l’Italia ha cercato partner produttivi, oltre che accordi per nuove importanti forniture che ci “solleverebbero” dalla dipendenza dal gas russo. “I nostri Governi hanno firmato una Dichiarazione d’Intenti sulla cooperazione bilaterale nel settore dell’energia. A questa si aggiunge l’accordo tra Eni e Sonatrach per aumentare le esportazioni di gas verso l’Italia“.
Sempre Draghi ha ampliato il discorso parlando di una partnership, in cui l’Italia non è solo un cliente (quindi dipendente), ma un partner con cui sviluppare nuove importanti tecnologie energetiche. “L’Italia e’ pronta a lavorare con l’Algeria per sviluppare energie rinnovabili e idrogeno verde. Vogliamo accelerare la transizione energetica e creare opportunità di sviluppo e occupazione. Italia e Algeria vogliono rafforzare la cooperazione anche in altri settori. All’incontro di oggi seguirà il quarto Vertice Intergovernativo che, ho il piacere di annunciare, si terra’ qui ad Algeri il prossimo 18 e 19 luglio”. Prima ancora il premier incontrerà nuovamente il presidente Tebboune, in occasione della visita di Stato in Italia a fine maggio.
Il discorso del premier è andato ovviamente anche sul conflitto Russia Ucraina, e sullo stallo che la Russia di Putin, fino ad ora principale fornitrice di gas per l’Europa, voleva creare portando la bilancia a suo favore, vista la dipendenza energetica dell’intera Ue.
“Subito dopo l’invasione dell’Ucraina, avevo annunciato che l’Italia si sarebbe mossa con rapidità per ridurre la dipendenza dal gas russo. Gli accordi di oggi sono una risposta significativa a questo obiettivo strategico, ne seguiranno altre. Il Governo vuole difendere i cittadini e le imprese dalle conseguenze del conflitto. Voglio ringraziare i Ministri Di Maio e Cingolani e l’ENI per il loro impegno su questo fronte“.
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Ringraziamenti per Di Maio, anche lui presente in Algeria, per la firma del protocollo di intesa intergovernativo tra Italia ed Algeria. In parallelo, l’ad di Eni Claudio Descalzi ha siglato l’accordo tecnico con i vertici di Sonatrach, che consentirà a Eni di aumentare le quantità di gas trasportate attraverso il gasdotto TransMed/Enrico Mattei, nell’ambito dei contratti a lungo termine di fornitura di gas in essere. Questo utilizzerà le capacità disponibili di trasporto del gasdotto, per garantire maggiore flessibilità di forniture energetiche, fornendo gradualmente volumi crescenti di gas a partire dal 2022, fino a 9 miliardi di metri cubi di gas all’anno nel 2023-24.
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