Ancora nulla di fatto per il caso Regeni. Oggi a Roma si è svolta l’ennesima udienza davanti al gup per il procedimento contro quattro agenti segreti egiziani. Sono accusato di aver rapito, torturato e ucciso Giulio Regeni. Ma dall’Egitto è arrivata ancora una volta una porta in faccia. Il ministero della Giustizia, infatti, ha fatto sapere che dalle autorità de Il Cairo non c’è stata alcuna collaborazione. Come, d’altronde, era già avvenuto precedentemente. Al quotidiano online Free.it Erasmo Palazzotto, capo della commissione parlamentare d’inchiesta.
“Oggi è stata un’ennesima presa in giro“. Lo ha detto l’avvocata Alessandra Ballerini, legale dei genitori di Giulio Regeni dopo che anche l’udienza di oggi si è rivelata un fallimento. A gennaio 2022 il giudice Roberto Ranazzi aveva chiesto al governo di spingere per una collaborazione fattiva e per un dialogo. Ma questo dialogo non c’è stato. E ancora una volta l’Egitto ha dimostrato di non voler procedere verso una risoluzione del caso Regeni. Al quotidiano online Free.it Erasmo Palazzotto, capo della commissione parlamentare d’inchiesta.
Cos’è successo all’incontro di oggi?
“Nulla. Mi pare evidente che cìè un nulla di fatto e che c’è la certificazione della totale mancanza di collaborazione da parte egiziana. E dell’impotenza da parte italiana nell’ottenere risultati. E’ sempre più chiaro che senza un cambio di passo delle relazioni politiche tra Italia ed Egitto, difficilmente si otterrà qualche risultato sul piano giudiziario”.
Questo cambio di passo potrebbe esserci, ci sarà?
“Lo auspichiamo da tempo, ma devo dire che non vedo all’orizzonte risultati concreti. Al di là di proclami abbastanza generici. Non ci sono fattivi passi in avanti, purtroppo”.
Oggi vi aspettavate che ci sarebbe stato un nuovo nulla di fatto?
“In realtà, dopo questi mesi, ci aspettavamo che la ministra della Giustizia ci desse qualche notizia un po’ rincuorante. Almeno che ci dicesse che c’è stata l’apertura di un dialogo. La risposta di oggi, invece, ci dice che non c’è nemmeno il dialogo aperto per ottenere qualcosa. C’è proprio una chiusura”.
Qual è oggi l’intoppo?
“Hanno ammazzato Giulio Regeni, non ci vogliono aiutare a trovare i responsabili. Noi facciamo finta di niente e non riusciamo a imporre alle autorità il fatto che devono aiutarci a identificare gli assassini. Questo è lo stato delle cose.
Caso Regeni, Erasmo Palazzotto a Free.it | “Sottomissione dell’Italia all’Egitto”
Ogni atto da parte egiziana, come oggi, è un offesa alla dignità del nostro Paese sulla vicenda di Giulio Regeni. Ogni atto da parte italiana è una continua sottomissione a questo diktat egiziano”.
“Per fortuna c’è la magistratura italiana che continua a tenere aperta una strada per la giustizia. Il tema è che l’Italia oggi conosce la verità sulla morte di Giulio Regeni, ma non riesce a ottenere giustizia. E questo, nella migliore delle ipotesi, certifica una impotenza da parte dell’Italia di ottenere giustizia da parte di uno Stato che è responsabile della morte di un nostro concittadino. Questo è quello che abbiamo scritto nella relazione della commissione d’inchiesta. Questo è quello che oggi certifica anche la vicenda”.