Una squadra di tecnici nucleari è andata a Chernobyl per misurare i livelli di radiazioni nella Foresta Rossa, l’area contaminata dopo il disastro del 1986. Proprio in quella zona, infatti, i soldati russi che avevano occupato l’area, hanno scavato trincee a una certa profondità. E potrebbero essere stati contaminati dalle radiazioni. Il team della società Energoatom è andata a misurare i livelli.
“I soldati russi che hanno scavato le trincee a Chernobyl dovranno affrontare malattie da radiazioni di varia gravita”. E’ quanto ha riferito Petro Kotin, capo della società statale ucraina per l’energia nucleare Energoatom. La notizia delle radiazioni nell’area della centrare di Chernobyl si era diffusa già qualche giorno fa ma adesso c’è la conferma.
Una squadra di esperti, infatti, è andata nella così detta Foresta Rossa, nella zona di esclusione della centrale nucleare, per misurare i livelli di radiazione. E il risultato è stato drammatico. Nell’area sono stati registrati livelli anormalmente elevati di radiazioni. “L’indice di radiazione esterna è 10-15 volte superiore al normale. Mentre uno degli indicatori che forma la radiazione interna del suolo risulta addirittura 160 volte superiore alla norma”.
Lo ha spiegato Energoatom, la cui squadra, guidata dal professor Kotin, ha voluto capire che cosa stesse accadendo in quell’area. Perché la notizia dei malesseri dei soldati russi aveva fatto scattare un campanello d’allarme. L’esercito di Mosca ha lasciato Chernobyl a marzo, dopodiché l’area della centrale è tornata sotto il controllo ucraino. Ma le trincee scavate hanno fatto pensare che i russi non avessero considerato il pericolo che correvano.
Ucraina, soldati russi contaminati a Chernobyl | “Decine di volte più potente…”
“Un altro fattore di radiazione interna è l’inquinamento alfa, che si forma a seguito di frammenti di combustibile nucleare irradiato. Per esempio muratura di grafite e detriti vari sparsi in questa parte della Foresta Rossa“, hanno spiegato i tecnici della società Energoatom.
“Questi frammenti si trovano ora a una profondità di 40-80 cm e gli occupanti hanno scavato più in profondità. Quando ingerito, questo tipo di radiazione è decine e centinaia di volte più potente delle radiazioni gamma e beta“.
I russi non hanno usato precauzione per scavare, nessuna protezione ed è, dunque, probabile che siano entrati in contatti con alti livelli di radiazione. “Abbiamo cercato di avvertirli che era pericoloso, ma ci hanno ignorato“, ha detto qualche giorno fa al New York Times Valeriy Simyonov, responsabile della sicurezza del sito di Chernobyl. Se la contaminazione da radiazione fosse confermata, ai soldati potrebbe restare anche solo un anno di vita. “Tutti i soldati russi che sono stati nella Foresta Rossa e hanno scavato per quasi 30 giorni, dovranno affrontare malattie da radiazioni di varia gravità“, hanno ribadito dalla società.
Pochi giorno dopo l’inizio dell’invasione russa in Ucraina, i soldati russi sono arrivati a Chernobyl e si sono fermati proprio nella zona di alienazione della centrale. Cioè il raggio di 30 km dalla centrale che era considerato il più avvelenato dopo il disastro del 1986. Secondo le immagini satellitari, proprio lì le truppe hanno posizionato il loro accampamento. Oltre a scavare trincee, si sono spostati in quel terreno con carri armati e blindati respirando tutta la polvere contaminata del terreno.
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