Gas in Italia, il Premier Draghi vola in Algeria: obiettivo ridurre la dipendenza energetica dalla Russia. La mossa del Governo per non finanziare “la guerra di Putin”.
Mario Draghi in missione ad Algeri in cerca di alternative al gas russo per ridurre “il prima possibile” la dipendenza energetica dell’Italia da Mosca. Salvo imprevisti, domani il Presidente del Consiglio firmerà un accordo con il Governo algerino per aumentare la fornitura di gas naturale già dai prossimi mesi, consentendo così all’Algeria di superare la Russia come principale fornitore di gas naturale all’Italia.
Si tratta di “un’offensiva diplomatica” avviata dal Governo da almeno un mese. Già nei giorni immediatamente successivi all’invasione russa dell’Ucraina, Draghi ha preso contatti con il Governo di Algeri con l’obiettivo di rafforzare gli accordi con il Paese africano e incrementare l’approvvigionamento di gas per sostituire, almeno parzialmente, quello di provenienza russa ed evitare in questo modo di “finanziare la guerra di Putin”. L’operazione è stata imbastita da settimane e proseguirà nei mesi a venire, portando il Presidente del Consiglio a visitare Angola e Congo già entro la fine di aprile.
Stando a quanto riferito da Bloomberg, l’accordo che il Governo italiano firmerà con quello algerino prevede per il 2022 una fornitura aggiuntiva di 9 o 10 miliardi di metri cubi di gas naturale, in aggiunta ai 21 miliardi di metri cubi importati nel 2021. Di conseguenza, già nel corso del 2022 l’Algeria fornirà all’Italia tra i 30 e i 31 miliardi di metri cubi di gas, superando i 29 miliardi di metri cubi di gas russo che lo scorso anno avevano reso Mosca il principale fornitore di gas all’Italia.
Il Premier Draghi e quello algerino Abdelmajid Tebboune firmeranno una serie di provvedimenti finalizzati a incrementare la cooperazione energetica tra i due Paesi e gli investimenti in energie rinnovabili. I due Presidenti presenzieranno alla firma di una serie di accordi tra Eni e Sonatrach per consentire un maggiore afflusso di gas algerino all’Italia attraverso il gasdotto TransMed che attraverso la Tunisia porta il metano a Mazara del Vallo, in Sicilia.
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Già tra gennaio e febbraio 2022 l’Algeria è diventata il Paese da cui l’Italia ha importato la maggior quantità di gas naturale. A inizio anno, prima dello scoppio della guerra in Ucraina, l’Italia aveva consumato 9,7 miliardi di metri cubi di metano, di questi soltanto 1,7 miliardi di metri cubi sono stati importati dalla Russia a fronte dei 3 miliardi del 2021. I dati pubblicati dal Ministero della Transizione ecologica dimostrano quindi come la riduzione delle forniture russe fosse nei piani del Governo già da qualche tempo.
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