Elon Musk e la rivoluzione social, l’uomo più ricco del mondo entra nel board di Twitter e annuncia novità. Ecco come cambierà la piattaforma nel prossimo futuro.
Rivoluzionatore, visionario, divertente e divertito. Elon Musk è il simbolo del cambiamento, tecnologico, scientifico, da adesso anche social. Sudafricano, con cittadinanza canadese, naturalizzato statunitense, il cofondatore e capo di Tesla non smette di stupire: il suo ingresso in Twitter è destinato a stravolgere la piattaforma.
L’entrata nel board non poteva essere più ad effetto: dopo aver fatto il suo ingresso nel board, l’uomo più ricco del mondo ha iniziato a twittare a raffica (non che prima non lo facesse). Sondaggi, provocazioni, proposte: capire le potenzialità inesplorate del social passa anche da qui, comprendere le possibilità di un brand per qualcuno è un mestiere, per lui un’arte. La novità più succulenta riguarda la modifica dei messaggi: “Non è uno scherzo”, ha spiegato Musk. In poche ore il dibattito si è acceso, da una parte chi la considera una funzionalità indispensabile, dall’altra chi potrebbe tranquillamente vivere senza.
Elon Musk e la funzione “modifica tweet”: rivoluzione totale per la piattaforma
Un cambiamento epocale, dopo anni di rumors, Twitter ha comunicato di essere al lavoro sulla tanto discussa funzionalità “modifica tweet”. Per la prima volta dopo più di 18 anni di storia agli utenti del social network sarà data l’occasione di editare il testo di un tweet dopo averlo pubblicato. A oggi, che si tratti di un refuso, di una distrazione o di un ripensamento, la possibilità è solo una: eliminare il tweet e riscriverlo.
Nel 2020 il fondatore ed ex ceo di Twitter Jack Dorsey, dichiarava che molto probabilmente la funzione di modifica non sarebbe “mai arrivata“. Oggi le cose stanno in maniera diversa, Dorsey si è dedicato ad altri progetti e Musk, fondatore di Tesla e uomo più ricco del mondo, ha in mano il 9,2% delle azioni di Twitter.
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Poche ore dopo l’ingresso in Twitter Musk ha lanciato un sondaggio per chiedere ai suoi follower se volessero o meno il famigerato “edit button”: in oltre 4 milioni hanno risposto, e il 73% ha detto “sì”. La rivoluzione è iniziata, con l’avvertenza che le ricadute sull’informazione e sul mondo del giornalismo potrebbero essere notevoli.
