Modello 730, tempo di dichiarazione dei redditi: possibilità, dubbi ed eventuali novità sulle spese detraibili sul piano sanitario.
Il modello 730 è il denominatore comune di questo periodo: la dichiarazione dei redditi incombe fra rate e scadenze, chiamate e novità. Ognuno al cospetto delle entrate e uscite con cui fare i conti nell’incognita generale del periodo post Covid. Insieme, fra le altre cose, congiuntura economica e guerra.
Le sanzioni alla Russia, infatti, coinvolgeranno anche l’Italia con un cambiamento nella gestione delle risorse e i prezzi di mercato. Restando, però, alla stretta attualità occorre capire come comportarsi con il modello 730 per non incorrere in sviste o vizi di forma. Esistono due tipi di regimi (validi esclusivamente per i possessori di partita Iva): quello standard e quello forfettario. Cambiano in diversi aspetti, ma soprattutto in base alle spese detraibili.
Il regime standard – che impone anche determinati livelli di tassazione in base alla professione che si svolge – prevede che le spese di lavoro e le spese mediche possano essere detraibili dai conti: in parole povere, quel che viene annoverato nella dichiarazione per questi motivi può essere rimborsato. I soldi che investiamo – esclusivamente per lavoro e salute – ci vengono ridati.
Questo, invece, non avviene per quel che riguarda il regime forfettario: secondo tipo di situazione che prevede la possibilità di avere una tassazione minima, agevolata anche dal fattore anagrafico (gli Under 30 hanno un canale ancor più economico), ma non consente di scaricare nulla. Siano essi beni di prima necessità per il lavoro, che beni utili alla salvaguardia della salute.
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Nello specifico, però, le spese detraibili sono quelle che avvengono (esclusivamente in ambito sanitario) presso strutture convenzionate: qualora ci fossero particolari accordi con determinate realtà sul territorio nazionale, ad esempio i giornalisti hanno le convenzioni con Casagit, le spese potrebbero essere detratte. Altrimenti no. Vale per appuntamenti ciclici, come quello con il dentista per l’igiene dentale, ma anche per appuntamenti occasionali e cause di forza maggiore.
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