La morte di Stefano Cucchi presenta delle novità dopo le condanne ai carabinieri: cosa è stato deciso sul fronte dei risarcimenti.
La sentenza pronunciata giovedì 7 aprile 2022 per il caso di Stefano Cucchi ha disposto un risarcimento dopo le condanne degli otto carabinieri accusati di depistaggio in seguito alle percosse e alla morte del ragazzo. Il 31enne romano fu arrestato il 15 ottobre 2009 e morì a distanza di giorni presso l’ospedale “Sandro Pertini” di Roma.
Con l’ultima sentenza, infatti, il generale Alessandro Casarsa è stato condannato a 5 anni, 4 anni per Francesco Cavallo e Luciano Soligo, 2 anni e mezzo di condanna per Luca De Cianni, un anno e 9 mesi per Tiziano Testarmata e Massimiliano Colombo Labriola, un anno e 3 mesi per Francesco Di Sano e Lorenzo Sabatino. Le accuse a vario titolo nei confronti degli otto militari vanno dal favoreggiamento al falso, dalla calunnia all’omessa denuncia.
Caso Cucchi, a quanto ammontano i risarcimenti alla famiglia
Le provvisionali disposte sotto forma di risarcimento ammontano a circa 150mila euro. A deciderlo è stato il giudice monocratico di Roma mediante la sentenza di condanna degli otto carabinieri. Casarsa, Cavallo e Soligo dovrebbero corrispondere, nei confronti della famiglia Cucchi, un risarcimento pari a 40mila euro.
Disposto per Casarsa, Cavallo, Soligo e Labriola una risarcimento di 4mila euro per i due agenti della penitenziaria Nicola Minichini e Antonio Domenici in quanto parte civile. Per la famiglia di Stefano Cucchi disposto il risarcimento di 40mila euro da parte di Testarmata e Sabatino. Scelto anche il pagamento di 15mila euro totali in favore dei due agenti della penitenziaria.
Gli altri dettagli sulla vicenda del giovane morto nel 2009
Per quanto riguarda De Cianni, inoltre, pagamento di 10mila euro in favore di Riccardo Casamassima. A questi bisogna aggiungere 28mila per la famiglia Cucchi e 15mila per agenti della penitenziaria. Nel caso di Massimiliano Colombo Labriola, invece, previsto il pagamento di 2mila euro per l’agente penitenziario Corrado Santantonio.
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Gli agenti hanno ricevuti i risarcimenti dopo il primo processo e le conseguente assoluzione. Per le persone coinvolte è arrivata la sentenza in via definitiva per non aver commesso il fatto. Intanto la famiglia ha commentato la sentenza arrivata a distanza di tempo dalla morte del giovane Stefano Cucchi.