La bimba è caduta dal balcone e ha perso la vita, ma adesso emergono nuovi dettagli sulla vicenda accaduta. Peggiorano le accuse nei confronti di Mohssine Azhar. I dettagli.
Una bambina precipita dal balcone e per Mohssine Azhar cambia l’accusa dopo le attente valutazioni e indagini del caso effettuate dagli inquirenti. La piccola ha perso la vita lo scorso 13 gennaio dopo essere caduta da un balcone di una palazzina. Gli inquirenti hanno effettuato i rilievi mediante una sofisticata strumentazione che avrebbe permesso di ricostruire la traiettoria della caduta.
L’attività investigativa si è concentrata su alcuni aspetti poco chiari o comunque da approfondire con indagini certosine sulla morte della piccola Fatima. Intanto per Azhar cambio l’accusa e ciò non è certamente una buona notizia per l’uomo.
Bimba caduta dal balcone, cosa è emerso dalle indagini | Le novità
L’accusa per Mohssine Azhar passa da omicidio colposo a quello volontario. Il cittadino tunisino di 32 anni si trova attualmente in carcere dopo quanto accaduto lo scorso 13 gennaio. La caduta della piccola è precipitata dal balcone della palazzina di via Milano a Torino, perdendo la vita a causa delle gravi ferite riportate dopo l’impatto.
Cambia quindi la misura cautelare, così come deciso dalla Procura di Torino, dopo il lavoro investigativo. Secondo l’accusa, infatti, l’uomo avrebbe lanciato la piccola dal ballatoio. Azhar non ha negato di aver provocato la morte della piccola, pur parlando di un incidente durante causato dal gioco “vola vola” avvenuto sul balcone. Le accuse per il patrigno passano di conseguenza da omicidio colposo a omicidio volontario.
Altri dettagli sul caso della piccola morta a Torino
Intanto la polizia scientifica avrebbe analizzato la traiettoria della caduta con le ferite ritrovate sul corpo della piccola. La conclusione è di episodio non accidentale e quindi provocato. Il corpo della piccola sarebbe precipitato a circa 2 metri e 60 centimetri rispetto al balcone, una distanza evidentemente troppo lontana e di conseguenza difforme rispetto alle dichiarazioni dell’uomo accusato.
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Una delle telecamere di sorveglianza ha comunque ripreso il momento della caduta della piccola Fatima sull’asfalto e i successivi istanti. Anche l’analisi del filmato avrebbe così evidenziato delle situazioni poco chiare, da qui la necessità di ricorrere ad alcune misurazioni e a una mappatura dei luoghi in modalità 3D.