L’influencer australiana Abbie Chatfield, in vacanza a Venezia, denuncia il menu sessista ricevuto da uno storico ristorante. La donna si è indignata su Instagram gridando “al patriarcato” per la carta senza prezzi ricevuta. Sotto attacco sui social da molti italiani
Il fatto è accaduto a Venezia e più precisamente al noto ristorante “Club del Doge” che parrebbe aver presentato il proprio menu senza prezzi alla influencer e conduttrice radiofonica Abbie Chatfield.
La donna, in vacanza con il fidanzato, si è indignata per questa vecchia consuetudine dell’alta ristorazione che presuppone sia l’uomo a pagare il conto e per ciò omettere il listino prezzi dalla carta. L’influencer ha così postato sulla sua pagina Instagram una stories che denuncia il sessismo al ristorante.
Influencer denuncia sessismo al ristorante: “Quel menu per uomini è patriarcato”
Dopo la denuncia social pubblicata da Abbie Chatfield non sono mancati gli attacchi di molti italiani arrabbiati che le avrebbero indicato di prendere lezioni di educazione e galateo.
L’influencer australiana ha ribadito in un’altra stories: “Ragazzi, ammettete che è sessismo”. L’argomento a primo acchito sembra piccolo ma in realtà ha una portata molto più grande.
Sono chiamati in causa non solo la galanteria ma anche il galateo e, non per ultimo, i rapporti di coppia. Ma è anche vero che – per fortuna – le cose sono cambiate negli anni e nel 2022 paga chi lo desidera, chi ha invitato, chi può senza distinzione di sesso.
Come riporta il Corriere, dopo la vicenda, il ristorante ha porto le sue scuse dicendo: “Siamo spiacenti di aver creato disagio a un’ospite. Faremo tesoro del nostro errore per migliorarci. Ora chiederemo a tutti i clienti quale carta preferiscono”.
È pur vero che non è la prima volta che il cosiddetto “menù di cortesia” o “ladies menù” genera scalpore e critiche. Era successo nel 2017 quando il critico gastronomico Jay Rayner fece polemica per questo motivo al ristorante parigino Le Cinq.
Così come un’altra influencer, Tea Hacic, ha avuto da ridire per lo stesso motivo al Boeucc, noto locale dell’alta ristorazione milanese.
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Scende in campo lo chef stellato Carlo Cracco che difende i colleghi veneziani esprimendo la sua sulla questione: “A meno che non abbiano negato l’altro menù una volta richiesto, l’accusa di sessismo mi sembra esagerata“.
Mentre, lo chef Davide Oldani nel suo ristorante, spiega, di non fare distinzione tra menù cieco e quello con i prezzi. “È un’idea vecchia che la donna non veda i prezzi”. Dello stesso parere la chef Antonia Klugmann che sul tema è ferrea: “L’idea che la donna non paghi è antiquata. In 17 anni non ho mai consegnato un menu senza prezzi, a meno che non me lo chiedessero”.