Salmonella, allarme europeo per la cioccolata: già 134 casi nei bambini | Quale alimento la scatena

È allarme per la diffusione di casi di salmonella, soprattutto nei bambini, provocata da un alimento contaminato. I casi sarebbero già 134 in tutta Europa, e sembra siano in aumento.

Con una nota congiunta datata 6 aprile, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e l’Agenzia europea per il controllo delle malattie (Ecdc) hanno informato di un’epidemia di salmonella particolarmente importante, che si sta diffondendo rapidamente e sembra avere una causa ben specifica.

Salmonella, allarme europeo per la cioccolata

Sono già 134, le segnalazione da Salmonella Typhimurium monofasia che hanno colpito minori, e che: “Sta  evolvendo rapidamente in sette Paesi della Ue e dello Spazio economico europeo oltre che nel Regno Unito”. Avrebbe colpito nella maggioranza dei casi, bambini di età inferiore ai 10 anni. Tra i sintomi segnalati, ci sono febbre e diarrea sanguinolenta, che in alcune situazioni specifiche ha portato al ricovero. 

La situazione inizia a preoccupare, anche se al momento viene definita sotto controllo, visto che la salmonella nella maggioranza dei casi, si risolve spontaneamente in 3 massimo 4 giorni, e l’ospedalizzazione avviene solo in casi rari, o particolarmente preoccupanti.

Salmonella, allarme europeo per la cioccolata: a cosa fare attenzione

Visto il numero dei bambini colpiti, si è potuto risalire alla causa principale che l’avrebbe provocata, e che sarebbe riconducibile al consumo di alcuni prodotti dolciari disponibili nella Grande Distribuzione.

Salmonella, allarme europeo per la cioccolata

Nello specifico si tratterebbe di alcune tipologie di cioccolato, per le quali è già stato disposto il ritiro dal mercato. Su questo punto è arrivata anche una specifica da parte del’Edc: Sulla base di interviste con pazienti e studi epidemiologici analitici iniziali, sono stati identificati specifici prodotti a base di cioccolato come la probabile via di infezione. I casi interessati sono stati identificati attraverso tecniche di tipizzazione molecolare avanzate. Poiché questo metodo di test non viene eseguito di routine in tutti i Paesi, alcuni casi potrebbero non essere stati rilevati”. Questo per chiarire, significa che i casi nella UE potrebbero essere molti di più di quelli rilevati.

Finora sono stati avviati richiami di prodotti in diversi Paesi, per prevenire il consumo di quelli potenzialmente contaminati da salmonella. “Ulteriori indagini sono in corso da parte delle autorità della salute pubblica e della sicurezza alimentare nei Paesi in cui vengono segnalati casi, per identificare la causa e l’entità della contaminazione, e per garantire che i prodotti contaminati non siano immessi sul mercato”. I Paesi in questione sarebbero Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Regno Unito. Per fortuna non vengono segnalati casi, almeno per il momento, nel nostro Paese.

Salmonella nel cioccolato: le precauzioni dei grandi marchi

Nonostante in Italia, come accennato, non ci sono casi sospetti, la Ferrero ha ritirato “volontariamente e in via precauzionale” alcuni lotti di Kinder Schoko-Bons, prodotti nello stabilimento di Arlon, in Belgio. “Ferrero intende, inoltre, rassicurare di non aver ricevuto negli ultimi sei mesi in Italia contatti di consumatori o reclami per indisposizione a seguito di consumo di prodotti Kinder”.

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Nel comunicato si legge inoltre che:“Ferrero rassicura che, nessun prodotto analizzato sui mercati coinvolti dal richiamo, è risultato contaminato da salmonella. L’azienda sta lavorando con i propri clienti al fine di garantire che questi prodotti non siano più disponibili sul mercato. Per cui invita chiunque abbia acquistato e non ancora consumato, il prodotto Kinder Schoko-Bons, nell’arco di tempo di sei mesi, a non farlo, a conservarlo e quindi a contattare il servizio clienti al numero verde 800 90 96 90 per avere maggiori specifiche”.

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