Per i russi è nota come “la guerra dei quadri” ma per il Ministero degli esteri russo è un furto vero e proprio. Così la Finlandia ha sequestrato 3 camion diretti in Russia che trasportavano opere d’arte. La motivazione dei doganieri finlandesi è una probabile violazione delle sanzioni europee contro Mosca
Sono stati fermati alla Dogana finlandese i tre veicoli che trasportavano opere d’arte provenienti dai più importanti musei della Russia. Quadri e sculture appartenenti all’Hermitage di San Pietroburgo, alla Galleria Tretyakov e al Museo delle Belle Arti Pushkin di Mosca.
Esposte in Italia e in Giappone le opere d’arte stavano facendo rientro in Russia quando i doganieri finlandesi hanno sequestrato le tele. La portavoce russa Maria Zakharova ha dichiarato, in merito alla situazione: Ciò che è accaduto si può definire anarchia legale”.
“La guerra dei quadri” | Così la Finlandia sequestra le opere d’arte alla Russia
Il sequestro “furto” delle opere d’arte russe, ha suscitato indignazione tra le autorità di Mosca. La portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha specificato: “Parliamo del sequestro, in violazione del diritto internazionale, di opere di proprietà russa che erano in esposizione temporanea all’estero, sotto garanzie ufficiali dei Paesi in cui erano state organizzate mostre in collaborazione con i nostri musei. Siamo in attesa di una decisione immediata delle autorità finlandesi per garantire che tutte queste opere vengano restituite alla Russia”.
La Finlandia ha confermato il sequestro, spiegando che i veicoli contenenti le opere (quadri e sculture) viaggiavano in tre carichi diversi dall’Italia e dal Giappone. In merito, hanno specificato i doganieri, le sanzioni dell’Unione Europea su Mosca attive dalla guerra in Ucraina, includono anche il divieto di trasporto di opere d’arte e ne autorizzano la successiva e immediata confisca.
Come riportato dall’Agi, il responsabile delle Dogane finlandesi, Sami Rakshit, ha detto: “E’ importante che l’applicazione delle misure punitive contro la Russia funzioni in modo efficace”.
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Il carico d’arte con oltre 200 quadri si trova ora in stato di fermo al porto di Helsinki. Il valore complessivo del prezioso bottino è stimato in 42 milioni di euro. Nel frattempo, il Servizio Dogane di Helsinki ha aperto un’indagine preliminare. La vicenda è arrivata anche in Commissione europea dove sarà discussa a breve.
La già nota “guerra dei quadri” è descritta ormai come “un furto”. Elena Karaeva, giornalista russa, ha scritto sull’argomento:
“Bandire la cultura russa non è bastato, è arrivato il momento del suo furto”.