INPS, i pensionati stanno attraversando un periodo difficile: le tasse da pagare ammontano anche sugli incentivi, ma serve una certificazione.
INPS, il call center è in bollore. La colpa è di un attacco hacker andato in scena qualche settimana fa. La situazione avrebbe compromesso numerose attribuzioni di pensioni: incredibile come alcuni pensionati, alla fine del mese, si siano ritrovati senza accredito.
Questo dipende dal fatto che alcuni numeri seriali sono stati presi di mira, in maniera inconsapevole qualcuno potrebbe averci rimesso la propria quota. Niente che non si possa risolvere entro qualche settimana: il tempo di ristabilire i contatori, ma intanto molti sono nello sgomento. Soprattutto gli over 70 che devono – è il caso di dirlo – fare i conti con questo disguido.
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INPS, pensionati in ansia: cosa sta succedendo
In tal caso la certificazione unica può aiutare: il CUD annovera l’esatto numero delle tasse pagate finora anche in relazione ai movimenti finanziari dei singoli. Un vero e proprio excursus che può aiutare l’ente a ricostruire le storie di molti. In ambito economico c’è ancora molto da fare. Passi che serviranno ad acclarare ogni svista e soprattutto a individuare la portata degli attacchi.
Le conseguenze di un’infiltrazione hacker si stanno scontando ancora adesso: motivo per cui occorre andare cauti prima di formulare qualsiasi quadro. Il tempo, tuttavia, stringe perché questo è il periodo delle dichiarazioni dei redditi. La situazione va risolta a stretto giro per consentire a tutti di essere in tempo per la chiamata dei CAF e non solo: scadenze e contingenza si sovrappongono nella più stretta attualità.