La guerra in Ucraina fa sentire anche in Italia con l’aumento dei prezzi di frutta e verdura schizzati alle stelle. Coldiretti lancia l’allarme sull’impatto che i rincari ortofrutticoli hanno sul carrello degli italiani
Il conflitto tra Russia e Ucraina ha portato i suoi frutti “amari” in tutta l’Europa. Dall’analisi di Coldiretti su dati Crea basati sulla fiera internazionale Fruit Logistica 2022 di Berlino, il caro energia ha aumentato anche i costi per la produzione della frutta in Italia, segnando un rincaro del 51%.
Non solo il comparto frutticolo, salgono addirittura al 67% le verdure con un impatto traumatico sulle aziende agricole.
Ucraina, allarme per aumento prezzi di frutta e verdura
La guerra in Ucraina e la conseguente crisi colpisce direttamente imprese e famiglie con l’ortofrutta che è la prima voce di spesa che ultimamente segna una tendenza in negativo nei consumi, ridotti del 3% rispetto allo scorso anno.
Uno scenario allarmante per il settore agricolo nazionale che garantisce all’Italia 440mila posti di lavoro, con un fatturato di 15 miliardi di euro grazie all’attività di oltre 300mila aziende agricole e vanta ben 113 prodotti ortofrutticoli Dop e Igp.
Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha riferito che l’Italia è prima in Europa con molte produzioni importanti. Un patrimonio, ora, minacciato da crisi internazionali e cambiamenti climatici che nell’ultimo anno ha registrato perdite notevoli: quasi un frutto su quattro.
A questo scenario già difficoltoso si sono aggiunti i rincari dell’energia che hanno fatto impennare i costi con spese raddoppiate e triplicate. Sotto il mirino sono finite intere aziende agricole, dal riscaldamento delle serre, agli imballaggi di plastica (+72%), fino alle cassette di legno (+77%).
Di conseguenza si allungano anche di 5 volte i tempi di consegna. Ettore Prandini suggerisce che per difendere frutta e verdura italiana è necessario contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati. In conclusione, Prandini spiega, così come riportato da AGI:
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“Bisogna, altresì lavorare per accordi di filiera con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione. Ma, occorre investire per aumentare le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane. In questo modo si potrà combattere la siccità. ma bisogna anche tutelare la biodiversità come strumento in risposta ai cambiamenti climatici e ai patogeni alieni”.
