Legge Saman, c’è il “Si” della Camera | Cosa cambia con il nuovo provvedimento contro la violenza sulle donne

Con 385 voti a favore e 31 astenuti, la Camera ha dato il via alla cosiddetta legge Saman che introduce anche il matrimonio forzato, nell’elenco dei reati che prevedono il rilascio agli stranieri del permesso di soggiorno, per le vittime di violenza domestica. 

La legge ha preso il nome da un recente fatto di cronaca molto efferato, quello di Saman Abbas, la giovane di origine pakistana sparita un anno fa in provincia di Reggio Emilia dopo aver rifiutato un matrimonio forzato. 

Legge Saman, c’è il “Si” della Camera

Nata da una proposta di legge della deputata M5S Stefania Ascari, ora dopo il “sì” della Camera, passerà all’esame del Senato. Si tratta di una legge che introduce anche il matrimonio forzato nell’elenco dei reati che prevedono il rilascio agli stranieri del permesso di soggiorno, per le vittime di violenza domestica. In maggioranza si tratta di donne straniere, che ora avranno la possibilità di ottenere direttamente la cittadinanza italiana.

Il numero dei casi è a cui la legge è rivolta, è impressionante. Secondo l’ultimo rapporto sul fenomeno, curato dal ministero dell’Interno, dal 9 agosto 2019, data dell’entrata in vigore della legge cosiddetta codice rosso che ha introdotto il nuovo reato, fino al 31 dicembre 2021, si sono registrati 35 casi di reati di costrizione o induzione al matrimonio: 7 nel 2019 (a partire dal 9 agosto), 8 nel 2020 e ben 20 nel 2021. La maggior parte delle vittime, pari all’85%, sono donne.

Legge Saman, c’è il “Si” della Camera: la soddisfazione della politica

Anche se, come vedremo, non tutte le forze politiche sono state d’accordo sull’introduzione di questa legge, la maggioranza dei partiti si è detto soddisfatto del risultato ottenuto.

Legge Saman, c’è il “Si” della Camera

Diamo uno strumento di protezione in più per evitare nuovi casi Saman“, ha commentato il presidente della commissione Affari costituzionali Giuseppe Brescia, deputato M5S. Stesso parere per Fabio Berardini, di Coraggio Italia: “È stata fondamentale, l’introduzione nel nostro ordinamento del reato di costrizione al matrimonio, reato complesso da perseguire, ma che fornisce un’ancora di salvezza a tante donne vittime di abusi“.

Anche Forza Italia ha dato, tramite Carlo Sarro il suo parere positivo: Ogni specificazione del quadro normativo è utile. Infatti, quando più chiara e univoca è la direzione delle norme, tanto più efficace risulterà la loro applicazione. E in questo senso, la norma che approviamo colma un vuoto”. Parere positivo anche per Italia Viva dalla voce di Flora Frate: La scelta a cui siamo stati chiamati con il voto sulla proposta di legge riguardante il corpo delle donne e la negazione della sua libertà è prima di tutto una scelta di civiltà”.

Legge Saman: c’è chi “dice no”

Barbara Pollastrini del Pd, totalmente a favore della legge, fa appello alla maggioranza e a tutto il Parlamento perché la futura legge di Bilancio contenga investimenti adeguati di contrasto a oppressioni e violenze. Come dicevano però, non tutti sono d’accordo. Grandi sono di dubbi che porta Fratelli d’Italia dalla voce di Augusta Montaruli.

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Questa sostiene che: “Non serve concretamente a salvare ragazze come Saman, che peraltro era stata giustamente considerata meritevole di protezione e infatti era stata collocata in una comunità protetta. Ciò che non ha funzionato non è la mancata previsione anche del più specifico reato di matrimonio forzato ma la non attuazione di quegli strumenti che potevano impedirle di incontrare i suoi carnefici“. 

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