Nella guerra in Ucraina non sono coinvolti solo militari ma anche gli hacker e i pirati informatici. La guerra russa si combatte anche attraverso le reti informatiche digitali e gli esperti di intelligence lanciano l’allarme. Gli attacchi potrebbero colpire ovunque e chiunque. Ecco i rischi.
La guerra in Ucraina non si gioca solo sul campo o nel cielo. La vera minaccia, secondo gli esperti di intelligence, sono gli attacchi hacker di cui la Russia è già molto esperta. Negli anni scorsi, infatti, i pirati informatici hanno più volte sferrato colpi in diversi luoghi nel mondo, soprattutto negli Stati Uniti. E non è un segreto che troll russi siano infiltrati in tutti i social network del pianeta.
Anche in questa guerra tra Russia e Occidente è atteso il colpo tecnologico, sferrato attraverso le reti informatiche. In realtà la cyber guerra è già cominciata da tempo. Secondo una rivelazione dell’intelligente britannica, lo scorso mercoledì alcuni hacker russi hanno provato ad entrare nel sistema informatico della Nato e di alcuni Paesi dell’Europa Oriental. Senza specificare quali. “Dovremmo prepararci al peggio e operare al meglio”. Lo ha detto Theresa Payton, ex capo informatico della Casa Bianca che conosce molto bene le tecniche di Mosca.
Secondo l’esperta, in realtà, questi cyber attacchi sono ancora molto radi e blandi ed è inaspettato. Dal suo punto di vista, infatti, questo tentennamento non è parte della solita strategia russa che, invece, è molto aggressiva e veloce. Le possibilità, secondo Theresa Payton, sono tre. La prima è che Putin in questo momento voglia concentrarsi sull’operazione militare sul terreno senza disperdere energie. La seconda opzione è che il campo del Cremlino voglia evitare di incorrere in ulteriori sanzioni da parte degli Stati Uniti, anche se non sembra molto credibile come linea.
Guerra Ucraina, allarme hacker russi e intelligence | Le opzioni di Putin
La terza possibilità, secondo Payton, è che Putin stia già giocando le sue carte con una strategia di lungo periodo. Ed è, dunque, possibile, che i fili della cyber guerra siano già tesi e che infiltrati e trappole sia già pronte a scattare nel momento giusto.
Intanto, in Ucraina gli hacker hanno già colpito. Lo hanno fatto il primo giorno di guerra. Il 24 febbraio scorso, infatti, più di 10.000 modem del servizio satellitare Viasat sono stati messi offline. “E’ probabile che la Russia concentri le sue risorse su missioni di ricognizione informatica, piuttosto che su attacchi di forza”, ha spiegato Glenn Gerstell, ex consigliere generale della National Security Agency e Central Security Service.
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“E’ difficile prevedere che tipo di offensiva la Russia lancerà, perché la sua strategia durante tutto questo conflitto è stata imprevedibile. Ma la risposta di Putin potrebbe cambiare con la situazione sul terreno. Se il suo dominio è minacciato, tutte le scommesse sono aperte su quali soglie può attraversare in termini di risposta cibernetica“, ha infine detto Glenn Gerstell.
