Ancora una giovane vittima da armi da fuoco. Si tratta di una ragazzino di dodici anni colpito accidentalmente da alcuni proiettili.
Il dodicenne è morto a causa di diverse pallottole che lo hanno raggiunto nel corso di una sparatoria.
Il ragazzino di 12 anni colpito a morte si trovava seduto in una macchina parcheggiata. La vittima era in auto con la cugina di 20 anni. I due si erano fermati per acquistare da mangiare prima di andare a casa. Sul sedile posteriore si trovava anche una bambina di 8 anni, rimasta miracolosamente illesa.
La sparatoria è iniziata all’improvviso per mano di un uomo che ha cominciato a sparare in direzione della macchina. La polizia non ha ancora stabilito se l’obiettivo fosse la ragazza al volante, o lei e il ragazzino si sono trovati in mezzo a una sparatoria.
Il sindaco di New York: “È ora di mettere al primo posto la sicurezza di persone innocenti”
We lost a 12 year old boy in Brooklyn tonight. He was eating dinner with his loved ones.
It’s senseless. And it won’t stop so long as we have a revolving door system and let guns run rampant on our streets.
It’s time to put the safety of innocent people first. https://t.co/rT1fdXHLBX
— Mayor Eric Adams (@NYCMayor) April 1, 2022
Il dodicenne e la cugina sono stati colpiti numerose volte: il ragazzino è stato raggiunto alla testa ed è morto sul colpo, la cugina è rimasta ferita, ma non sarebbe in pericolo di vita. Il sindaco di New York, Eric Adams, ha condannato l’attacco a “gente innocente” e invocato la tolleranza zero sulle armi.
“Un dodicenne è l’ultima nostra perdita – ha detto il sindaco – stava seduto in macchina per mangiare. La domanda che continuo a farmi è: cosa facciamo della gente innocente? Che cosa facciamo di chi se ne sta seduto nella propria macchina, viene colpito e ucciso?“. ha scritto su Twitter.
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Solo una settimana addietro una bambina di tre anni era stata colpita alla spalla da un proiettile vagante. A gennaio una di undici mesi era rimasta ferita alla guancia, sempre per un proiettile vagante, mentre era seduta accanto alla madre nell’auto parcheggiata.