Guerra Ucraina, Raffaella Milano (Save the Children) a Free.it | “Tenere alta la guardia su donne e bambini…”

Come in ogni conflitto, i più vulnerabili sono i bambini e poi ci sono le donne. In momenti di crisi trafficanti di uomini e predatori di ogni tipo sono in agguato, per sfruttare la situazione. Proprio per questo, qualche giorno proprio il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha lanciato l’allarme. E le associazioni umanitarie stanno vigilando anche su questo aspetto. Save the Children è da settimane ai confini dell’Ucraina per aiutare chi scappa dalla guerra. E ha un allerta speciale proprio sul traffico di donne e bambini. A Free.it Raffaella Milano, Direttrice Programmi Italia-Europa di Save the Children. 

Poco dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, la  fuga dei civili è stata improvvisa e caotica. La Polonia ha aperto subito le sue porte e la solidarietà è stata totale. Ma tra i benefattori si nascondevano anche dei predatori, decisi a sfruttare la situazione per far sparire donne e bambini. E’ stata la Bbc a fare un reportage sul tema. Oggi, alla luce del rischio, la fuga e l’accoglienza è più organizzata e gestita da associazioni e Ong. Tra queste c’è Save the Children. A Free.it Raffaella Milano, Direttrice Programmi Italia-Europa.

Guerra Ucraina
Guerra Ucraina, Raffaella Milano (Save the Children) a Free.it Tenere alta la guardia su donne e bambini…”

 

C’è un rischio di traffico di minori e donne?

“Abbiamo bisogno del massimo livello di allerta. Durante il conflitto c’è il rischio di essere separati dalla famiglia e di perdere il contatto. E ci sono persone che sfruttano la situazione. Finora non ci sono casi noti in Italia di traffico di esseri umani tra gli arrivi ucraini. Ma le associazioni di beneficenza restano vigili”.

Avete alzato il livello di guardia?

“Dato quello che succede in altri conflitti, dobbiamo tenere alta la guardia sicuramente. Invitiamo le persone a non frenare la loro generosità e ospitalità, ma a indirizzarle verso un canale formale, istituzionale. Save the Children Italia ha inviato al confine polacco due pullman equipaggiati con i beni di prima necessità per consentire ai bambini e alle famiglie di affrontare il viaggio. L’operazione è stata predisposta in stretto coordinamento con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, i ministeri competenti e le ambasciate”.

Com’è stata organizzata?

“I bambini e le famiglie soccorse avevano già affrontato un lungo viaggio per raggiungere prima Leopoli. E poi attraversare il confine con la Polonia, dove già 2 milioni di profughi del conflitto, per la metà bambini, sono fuggiti. Nel corso dell’operazione di trasferimento, il team di Save the Children, in collaborazione con il CIR, ha potuto realizzare una prima valutazione delle condizioni dei bambini e degli adolescenti, tra i 3 e i 17 anni.

Guerra Ucraina, Raffaella Milano (Save the Children) a Free.it “Tanti bambini ancora a rischio”

Viaggiavano senza genitori e quindi, gli operatori hanno valutato loro specifiche vulnerabilità. Tutte queste informazioni sono state condivise con l’Assessorato all’Educazione e al Welfare del Comune di Firenze e con il Tribunale dei minori, per definire un progetto personalizzato di accoglienza”.

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Guerra Ucraina, Raffaella Milano (Save the Children) a Free.it Tenere alta la guardia su donne e bambini…”

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Ci sono ancora  tanti bambini a rischio?

“Oggi, le bambine e i bambini che vivono senza i genitori sono quasi 100.000 in Ucraina. Sappiamo che sono tra i più vulnerabili nelle guerre e rischiano, più degli altri, di non avere vie di fuga protette dai luoghi di conflitto e ai confini. L’Ucraina ha un alto tasso di minori affidati alle istituzioni (1,3%). Molti di questi bambini sono oggi a rischio di divenire vittime dirette di un conflitto che non risparmia nemmeno scuole e orfanatrofi, o di cadere in circuiti di sfruttamento”.

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