Il capo dell’intelligence militare francese ha fallito sulla guerra in Ucraina. Le informazioni inadeguate del generale Eric Vidaud sulla Russia sono imbarazzanti
È capo dell’Intelligence militare francese da appena sette mesi. Il generale Vidaud non è ritenuto un uomo “competente”. Secondo un rapporto, Vidaud è accusato di aver divulgato “informazioni inadeguate” e di avere lacune in merito al ruolo professionale che ricopre.
Il motivo di tali accuse è riferita a una valutazione che il generale Vidaud avrebbe espresso sulla Russia in merito all’invasione in Ucraina.
Guerra Ucraina, Vidaud: capo dell’intelligence francese ha fallito | Le informazioni inadeguate sulla Russia sono imbarazzanti
Ancor prima dell’inizio della guerra in Ucraina, gli Stati Uniti avevano correttamente valutato che la Russia stesse pianificando un’invasione su larga scala. La Francia, invece, su questo punto era discordante. Il capo dell’intelligence militare, Eric Vidaud aveva concluso che era improbabile un’invasione della Russia in Ucraina.
Accusato di aver divulgato informazioni non corrette in merito, il generale francese ora rischia di perdere il posto di lavoro. Vidaud ha riferito all’agenzia di stampa AFP: “Il mio compito è quello di fornire intelligence militare sulle operazioni, non sulla premeditazione”.
Eric Vidaud non è dunque all’altezza del ruolo che ricopre? Anche il generale Thierry Burkhard, (capo delle forze armate francesi) ha avanzato questa ipotesi. Come riporta la Bbc, Burkhard afferma che l’intelligence francese non è stata all’altezza dei briefing statunitensi o britannici. Sottolineando al quotidiano francese Le Monde:
“Gli americani hanno detto che i russi avrebbero attaccato e avevano ragione. I nostri servizi di Intelligence, invece, pensavano che i russi avessero altre opzioni per far cadere il governo dell’ucraino Zelensky, e hanno sbagliato”.
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La lettura sbagliata sulle intenzioni della Russia da parte della Francia è stata ancor più imbarazzante perché il presidente francese Macron nei giorni precedenti l’inizio dell’invasione russa aveva parlato quotidianamente con Vladimir Putin.