L’annuncio di Mosca con i negoziati di Istanbul, poi una nuova scelta: la guerra in Ucraina è tutt’altro che conclusa, sale la tensione. Cosa sta accadendo e quali sono le scelte dei protagonisti principali.
Il conflitto in Ucraina non si placa e ciò è evidente dagli attacchi nella notte vicino la città di Kiev. Le forze militari della Russia continuano ad attaccare, nonostante i primi dialoghi avvenuti durante l’incontro fra le delegazioni dei due Paesi a Istanbul. La tensione è palpabile soprattutto alla luce di un conflitto che ancora non ha visto la parola fine.
Zelensky da un lato, Putin dall’altro, sul campo migliaia di civili e militari morti per una guerra intrapresa dal governo russo contro la confinante Ucraina. Fra strategie politiche e mire espansionistiche è tempo adesso di trovare un accordo, ma le bombe non si fermano e nelle città ucraine torna la paura nel cuore della notte.
Guerra Ucraina, bombe su Kiev e dintorni | Il messaggio di Zelensky
Nella notte continuano gli attacchi delle milizie russe nei dintorni della città di Kiev, nonostante i negoziati avvenuti a Istanbul abbiano mostrato l’intenzione del governo di Mosca di ridurre la presenza militare e di conseguenza anche gli attacchi. La situazione è ancora in alto mare e ciò lo si vede chiaramente. Intanto gli USA invitano i propri cittadini a lasciare la Russia poiché potrebbero essere “trattenuti nel Paese” per la guerra in Ucraina.
Nel frattempo Volodymyr Zelensky ha scritto un messaggio su Telegram a distanza di ore dai colloqui iniziati con la Russia, seppur si continui comunque a sparare e bombardare. “Naturalmente tutti vediamo i rischi. Naturalmente non vediamo alcun motivo per fidarci delle parole di alcuni rappresentanti di uno Stato che continua a combattere per la nostra distruzione“, ha ricordato Zelensky.
Ucraina, le tensioni fra Russia e Stati Uniti
Intanto la Casa Bianca continua a monitorare le azioni delle milizie russe e quelle soprattutto di Vladimir Putin. Nonostante la scelta di optare per una de-escalation (progressiva riduzione delle truppe), gli attacchi della Russia hanno fatto suonare nuovamente le sirene antiaeree a Kiev e nelle altre città del Paese. L’esercito ucraino e gli USA credono che non ci sia alcun ritiro, bensì un nuovo posizionamento con migliaia di soldati dirottati verso la Georgia.
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Intanto gli Stati Uniti continuano a mostrare grande preoccupazione per le decisioni della Russia sul suolo ucraino. A parlare di tutto questo è il la vice segretaria di Stato Wendy Sherman. “La guerra scelta dal presidente russo soffoca le esportazioni ucraine. Siamo particolarmente preoccupati per Paesi come Libano, Pakistan, Libia, Tunisia, Yemen e Marocco che dipendono fortemente dalle importazioni ucraine per nutrire la loro popolazione“. ha ricordato Sherman.
The U.S. is committed to easing the human suffering caused by Putin’s war in Ukraine. Through @FeedTheFuture and nutrition commitments, the U.S. has committed to provide $11 billion over the next 5 years to address food security and nutrition needs globally. pic.twitter.com/70m8zPugrE
— Wendy R. Sherman (@DeputySecState) March 30, 2022