Ucraina, le notizie di mercoledì 30 marzo 2022. Aggiornamento sul conflitto tra Russia e Ucraina.
Trentacinquesimo giorno di guerra, nonostante la “riduzione delle attività militari” prosegue l’offensiva russa nel nord-ovest del Paese. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky avverte: “Gli ucraini non sono persone ingenue, ci fidiamo solo dei fatti”. Primi spiragli d’intesa dai negoziati con Kiev disposta allo status neutrale, rinunciando all’ingresso nella Nato in cambio di adeguate garanzie di sicurezza, mentre Mosca apre a un’adesione ucraina all’Unione europea.
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23.30 – L’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) ha perso i contatti con alcuni dei suoi operatori a Mariupol. Lo ha detto alla Cnn l’Alto commissario Filippo Grandi. “Alcuni sono riusciti ad uscire, alcuni sono dentro e non riusciamo a comunicare con loro“, ha detto Grandi in merito alla situazione dello staff dell’agenzia dell’Onu nella città nel sud dell’Ucraina assediata e bombardata dalle truppe russe. Grandi ha chiesto che vi sia un “impegno fermo” sul fatto che ci sarà un cessate il fuoco per aprire corridoi umanitari.
23.21 – “Non crediamo a nessuno“: lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in merito agli annunci russi in merito ad una de-escalation del conflitto in alcune regioni del Paese. “Non crediamo a nessuno, a nemmeno una di queste belle frasi“, ha affermato Zelensky in un messaggio video alla nazione, aggiungendo che le truppe russe si stanno riorganizzando solo per attaccare nella regione orientale del Donbass. “Non concederemo niente – ha aggiunto – combatteremo per ogni metro del nostro territorio“.
22.50 – Il Dipartimento della Difesa americano ha annunciato che le prime sei di “circa 30” nuove spedizioni di aiuti militari dagli Stati Uniti sono arrivati in Ucraina. Si tratta, ha spiegato il portavoce del Pentagono John Kirby, “di materiale di cui gli ucraini hanno più bisogno, dai sistemi anti-corazza quelli anti-aerei“. Saranno invece spediti a breve i droni Switchblade, i cosiddetti droni kamikaze che l’amministrazione Biden da tempo ha annunciato di voler inviare all’Ucraina.
22.00 – Le forze russe in Ucraina hanno iniziato il ritiro dalla zona della centrale nucleare di Chernobyl. Lo ha detto il Pentagono.
21.30 – L’amministrazione Biden continua a valutare opzioni per ulteriori sanzioni contro la Russia: lo ha detto la direttrice della comunicazione della Casa Bianca Kate Bedingfield, preannunciando novità nei prossimi giorni.
21.23 – La Russia è pronta a dichiarare un cessate il fuoco temporaneo a Mariupol e ad aprire un corridoio umanitari verso Zaporizhzhya a condizione che Kiev soddisfi determinate condizioni. Lo rendono noto fonti militari russe, riporta Interfax.
21.25 – La Russia e i suoi funzionari saranno ritenuti responsabili del rapimento di civili, inclusi sindaci e funzionari locali. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleh Nikolenko su Twitter. “Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, il suo esercito ha rapito almeno 11 sindaci e otto funzionari locali. Il rapimento di civili è una grave violazione del diritto internazionale. L’elenco dei crimini commessi dalla Russia e dai suoi funzionari è in continua espansione. Tutti saranno assicurati alla giustizia” ha detto.
21.08 – Il Pentagono ha confermato le indiscrezioni dei media secondo le quali il presidente russo Vladimir Putin viene male informato sull’andamento della guerra in Ucraina. “Non posso rivelare informazioni di intelligence ma siamo d’accordo con l’idea che non venga informato correttamente“, ha detto il portavoce del dipartimento della Difesa americana in un briefing con la stampa. Kirby ha inoltre aggiunto che “Da parte nostra c’è la volontà di parlare con i leader militari russi ma devono volerlo anche loro” parlando dei mancati contatti con i capi delle forze armate di Mosca. “Finora non hanno risposto al telefono“, ha aggiunto.
21.05 – Il Pentagono non ha constatato “nessun riposizionamento delle truppe russe in Donbass“. Lo ha detto il portavoce del dipartimento della Difesa americana, John Kirby, in un briefing con la stampa. Il dipartimento della Difesa ha anche ribadito di non aver visto nessun “segno di de-escalation militare” da parte di Mosca.
20.57 – “Crediamo che Vladimir Putin sia stato mal informato” sull’offensiva russa in Ucraina dai capi delle forze armate e che abbia delle “tensioni” con alcuni suoi consiglieri: lo ha detto, confermando le indiscrezioni di stampa, la direttrice della comunicazione della Casa Bianca Kate Bedingfield, secondo cui le informazioni a disposizione dell’amministrazione evidenziano invece i problemi della campagna russa in Ucraina.
20.50 – “Abbiamo visto nelle utlime 24 ore un riposizionamento di una piccola percentuale delle truppe russe nella zona di Kiev, crediamo che alcune di quelle, meno del 20%, si stiano riposizionando in Bielorussia“. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa. “Ma soltanto una parte e questo è un punto importante, perche’ se i russi si stessero veramente ritirando le avrebbero spostate tutte“, ha sottolineato.
20.30 – Il capo del Pentagono Lloyd Austin ha ringraziato la Germania per aver aumentato le sue spese militari “in un momento cruciale” per la Nato. “La decisione del cancelliere tedesco, Olaf Scholz, di rafforzare le forze armate tedesche è audace e storica“, ha dichiarato il segretario alla Difesa americana in un incontro a Washington con la collega tedesca, Christine Lambrecht. Austin ha anche ringraziato Berlino per “l’assistenza alla sicurezza n Ucraina. Il vostro esempio ha contribuito a ispirare altri alleati“, “La Russia non sta attaccando solo l’Ucraina. Insieme abbiamo inviato un messaggio chiaro. Qualsiasi sfida alla nostra sicurezza troverà una risposta ferma e unita. E il nostro impegno per la difesa collettiva della Nato è ferreo“, ha sottolineato il capo del Pentagono.
20.20 – Un attacco missilistico è stato sferrato dalle forze russe contro Dnipro. Lo riferisce su Facebook il sindaco della città, Borys Filatov, spiegando che non è ancora chiaro quale sia l’obiettivo del bombardamento. Dnipro, città di un milione di abitanti nell’Ucraina centrale, era stata bersaglio finora solo di un paio di attacchi missilistici, incluso uno che ha gravemente danneggiato il suo aeroporto.
20.15 – Anche oggi sono stati segnati pesanti combattimenti alla periferia di Kiev, nonostante l’annunciato ritiro dei russi dalle aree intorno alla capitale ucraina. Lo ha rilevato la Cnn sul terreno, segnalando continui colpi di proiettili sparati da entrambi i fronti vicino al sobborgo nord-occidentale di Irpin. Oltre a diversi lanci di razzi a intermittenza vicino all’ultimo posto di blocco tra Kiev e Irpin, così come sporadici spari di armi di piccolo calibro.
20.03 – Partiranno domattina le prime ambulanze che la Croce rossa italiana donerà alla Croce rossa ucraina. Lo ha annunciato oggi la Cri in un punto stampa. “Queste ambulanze andranno a rafforzare la capacità di risposta dei colleghi della Croce rossa ucraina. Fanno parte di un gruppo di cinque ambulanze che verranno inviate le prossime settimane“, ha spiegato Ignazio Schintu, direttore Operazioni emergenze e soccorsi. “La Croce rossa italiana sta rafforzando gli aiuti“, rispondendo ai bisogni che “cambiano di giorno in giorno in base alla situazione sul terreno. Manderemo ancora dei mezzi pesanti che faranno la spola tra Romania e Ucraina per accelerare l’invio degli aiuti“, ha detto Schintu. “Fino ad oggi abbiamo trasferito circa 300 tonnellate di materiali tra sanitari, cibo, medicinali, coperte: tutto quello che serve come bene di prima necessità e che ci viene richiesto dai colleghi ucraini“.
19.50 – La Francia non vede “nessuna svolta” nei negoziati tra Russia e Ucraina. Lo ha detto il suo ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian.
19.40 – “La Russia sta trasferendo parte delle sue forze militari dall’area di Kiev e Chernihiv all’Ucraina orientale“. Lo ha affermato il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale ucraina, Alexei Danilov, secondo quanto riporta Ukrinform. Secondo Danilov, “i militari russi stanno andando in direzione di Kharkiv e Donetsk. Lì, il nemico sta ora rafforzando le sue truppe per cercare di aumentare la pressione sui nostri ragazzi che stanno difendendo l’Ucraina nelle regioni di Kharkiv, Donetsk e Lugansk“.
18.05 – Riportato dall’agenzia Tass, una dichiarazione molto incoraggiante del ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov sui colloqui con l’Ucraina: “La Russia considera i risultati dei colloqui russi-ucraini a Istanbul sullo status neutrale e non nucleare dell’Ucraina, come un significativo progresso”.
17.10 – E’ durato circa un’ora il colloquio tra il premier Mario Draghi e il presidente russo Vladimir Putin. Fonti del Cremlino riferiscono che al centro del confronto telefonico tra i due leader c’è stato il punto sui negoziati e gli eventuali sviluppi dopo l’incontro di ieri a Istanbul. Mosca ha anche ribadito la richiesta di pagare in rubli le forniture di gas.
“Presidente Putin chiamo per parlare di pace”. Così il presidente Draghi al capo del Cremlino Putin. Nel corso del colloquio, come riferiscono fonti, questa volta, di Palazzo Chigi, il premier italiano ha ribadito la disponibilità del nostro paese a contribuire al processo di pace, in presenza di chiari segni di de-escalation da parte della Russia.
17.00 – Boris Johnson durante un’audizione in commissione al Parlamento di Londra ha spiegato come l’obiettivo della Gran Bretagna non è far cadere il presidente russo Vladimir Putin. “Seppur auspicandolo per fermare questa barbara aggressione, far perdere il potere al presidente Putin non è l’obiettivo del governo britannico”.
16.22 – I consiglieri di Vladimir Putin sono “troppo spaventati per dirgli la verità” su quanto stia andando male la guerra in Ucraina e su quanto le sanzioni occidentali “stiano paralizzando l’economia russa”. E’ quanto riferito da un funzionario statunitense, citato da Reuters.
16.07 – “Ho discusso con il Ministro degli Esteri Dmytro Kuleba della situazione in Ucraina. Ho riconfermato il continuo sostegno dell’Ue all’Ucraina e al suo popolo. Manterremo la pressione per fermare l’aggressione armata russa e ottenere il ritiro delle forze armate russe dall’Ucraina“. Lo ha scritto su Twitter l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera Josep Borrell.
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15.55 – “In futuro nessuno potrà pensare di attraversare l’intera Ucraina con il proprio esercito in 3-5 giorni”. Queste le parole, riportate da Nexta, del consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak in riferimento trattato internazionale sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina.
15.33 – “Ieri l’Ucraina per la prima volta ha mostrato di essere pronta a soddisfare le condizioni per costruire relazioni di buon vicinato con la Russia e discuterne le richieste di principio”. Lo ha detto il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, citato da Interfax, riferendosi ai colloqui negoziali di ieri a Istanbul. “La posizione di fondo della Russia sulla Crimea e il Donbass non è cambiata”, ha aggiunto. L’accordo con Kiev, prosegue Medinsky, prevede “il rifiuto di aderire alla Nato, la neutralità dell’Ucraina e la rinuncia alle armi nucleari e di distruzione di massa, il rifiuto di schierare basi militari straniere e contingenti militari, nonché l’obbligo di condurre esercitazioni militari solo con il consenso degli Stati garanti, inclusa la Russia“, conclude il capo delegazione russo.
15.17 – La sede della Croce Rossa a Mariupol è stata bombardata dalle truppe di Mosca. “Questo è un altro crimine di guerra. Chiedo alla comunità mondiale di condannare queste azioni barbariche”, il commento della commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova.
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15.01 – Il pagamento in rubli per le vendite di gas russo all’Unione europea sarà effettuato gradualmente. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in conferenza stampa, precisando che il nuovo sistema non entrerà compiutamente in vigore da domani. “Non chiediamo di consegnare domani e di essere pagati la sera. No, questo è un processo più lungo“, ha aggiunto Peskov.
14.47 – “Caro Presidente Zelensky, siamo con te e il popolo ucraino. Con #StandUpForUkraine stiamo mobilitando la comunità globale. Stiamo raccogliendo finanziamenti e aiuti di cui abbiamo tanto bisogno per gli sfollati interni e i rifugiati“. Così su Twitter la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
13.17 – “I russi hanno solo i mezzi. Noi abbiamo le persone e i mezzi. Loro hanno solo l’ordine di attaccare, di uccidere, di torturare. Noi abbiamo il vero desiderio di milioni di ucraini di vincere, per difendere noi stessi e liberare il nostro Paese“. Queste le parole del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell’ultimo videomessaggio alla Nazione, diffuso sul suo canale Telegram.
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13.11 – “Coloro che hanno cercato di fare dell’Afghanistan il centro della politica mondiale stanno ora cercando di sostituire l’Afghanistan con l’Ucraina. E sappiamo tutti di cosa si tratta”. Queste le parole del Ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov durante un incontro con il suo omologo pakistano Shah Mahmoud Qureshi, in Cina nel coso della terza conferenza dei Ministri degli Esteri dei paesi limitrofi all’Afghanistan.
13.00 – Oggi telefonata Draghi-Putin. Il Premier italiano parlerà con il Presidente russo questo pomeriggio. La notizia, anticipata dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, è stata confermata da Palazzo Chigi.
12.47 – “Non c’è stato alcun punto di svolta” nella crisi ucraina dopo il quarto round di negoziali andati in scena ieri in Turchia. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Non abbiamo visto nulla di promettente, c’è ancora un grande lavoro da fare“, ha aggiunto Peskov.
12.33 – Sono 76.847 le persone giunte finora in Italia dall’Ucraina: 39.617 donne, 7.435 uomini e 29.795 minori. Rispetto a ieri, l’incremento è di 1.732 ingressi nel territorio nazionale. Le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna. Lo rende noto il Viminale su Twitter.
11.45 – Le Forze Armate di Mosca hanno colpito, con il sistema lanciarazzi multiplo grad, la Regione di Kharkiv 180 volte nella giornata di oggi. I russi hanno anche bombardato l’oblast con artiglieria e mortai, danneggiando edifici residenziali e infrastrutture civili. Lo rende noto il Governatore Oleh Synehubov, citato dal Kyiv Independent.
11.34 – Le truppe russe hanno abbattuto 321 veicoli senza pilota (UAV) ucraini e distrutto 1.752 carri armati e 184 sistemi missilistici a lancio multiplo (MLRS) dell’Esercito di Kiev dall’inizio del conflitto. Lo rende noto il portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, citato dalla TASS.
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11.11 – Il Ministero degli Interni ucraino ha pubblicato alcune immagini dei danni a Lysychansk. “Abbiamo una significativa distruzione di edifici residenziali. Probabilmente ci sono persone sotto le macerie“, scrive il Ministero su Twitter.
11.05 – A distanza di cinque settimane dall’inizio dell’attacco russo i rifugiati ucraini sono 4 milioni. Lo rende noto su Twitter l‘Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi. “Sono appena arrivato in Ucraina – spiega Grandi – a Leopoli discuterò con le autorità, le Nazioni Unite e altri partner i modi per aumentare il nostro sostegno alle persone colpite e sfollate da questa guerra insensata”, conclude.
10.57 – La Procura generale dell’Ucraina ha registrato un totale di 3.236 crimini di guerra commessi fino a oggi dalle truppe russe. Dall’inizio dell’invasione sono 144 bambini i bambini rimasti uccisi. Lo riferisce Nexta.
10.44 – “Dall’inizio dell’anno, le relazioni fra Russia e Cina hanno resistito a nuovi test, con i cambiamenti della situazione internazionale, hanno mantenuto la giusta direzione e dimostrato uno sviluppo solido”. Lo ha detto il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi in occasione del vertice con la controparte russa Sergei Lavrov a Tunxi, in Cina. “Il desiderio delle due parti di sviluppare le relazioni bilaterali si è fatto ancora più deciso, così come la fiducia per promuovere cooperazione in diverse direzioni a cui la Cina attribuisce grande importanza”, ha sottolineato il Ministro cinese, citato dalla TASS.
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10.39 – La Cina è disposta a svolgere un ruolo costruttivo per facilitare i negoziati fra Russia e Ucraina. Lo ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri Wang Wenbin, citato dall’agenzia russa Tass. “Continueremo a svolgere un ruolo costruttivo e a fornire assistenza per la normalizzazione della situazione in Ucraina“, ha spiegato Wenbin in conferenza stampa. “Intendiamo interagire con ognuna delle parti interessate per concludere a breve il conflitto armato fra Russia e Ucraina“, ha aggiunto.
10.33 – Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in visita in Cina, e il suo omologo cinese Wang Yi hanno deciso d’intensificare il coordinamento politico internazionale e di ampliare i contatti bilaterali e multilaterali. Lo rende noto il Ministero degli Esteri russo in un comunicato ufficiale. “I due Ministri hanno affermato che, sullo sfondo di una complicata situazione internazionale, Russia e Cina stanno continuando a rafforzare la partnership strategica e a parlare con una sola voce negli affari globali”, si legge nella nota.
10.00 – Allerta su tutto il territorio ucraino. Segnalate esplosioni a Kiev, Kharkiv e Khmelnytskyi . Ci sono segnalazioni del lancio di razzi verso l’Ucraina dal distretto di Khoyniki, nella regione di Gomel, in Bielorussia.
09.53 – Nonostante l’annuncio di Mosca sulla “riduzione delle operazioni militari” in città, Chernhiv è stata bombardata dai russi tutta la notte. La denuncia arriva dal Governatore Viacheslav Chaus su Telegram. “Non crediamo alle promesse – spiega Chaus – i militari russi hanno condotto attacchi sulla città di Nizhyn, inclusi attacchi aerei, e per tutta la notte hanno colpito Chernihiv“, conclude.
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09.00 – “La Cina e la Russia cercano di raggiungere un ordine mondiale giusto e multipolare”. Queste le parole del Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a Tunxi, nella provincia di Anhui nella Cina orientale, durante l’incontro con il suo omolgo cinese Wang Yi.
Conflitto in Ucraina giunto al trentacinquesimo giorno, nonostante la “riduzione delle attività militari” prosegue l’offensiva russa nel nord-ovest del Paese. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky avverte: “Gli ucraini non sono persone ingenue, ci fidiamo solo dei fatti”.
Primi spiragli d’intesa dai negoziati con Kiev disposta allo status neutrale, rinunciando all’ingresso nella Nato in cambio di adeguate garanzie di sicurezza, mentre Mosca apre a un’adesione ucraina all’Unione europea.
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