Piccoli passi in avanti nei negoziati tra Russia e Ucraina in corso in Turchia. Secondo il Financial Times Mosca avrebbe arretrato su alcune richieste.
Intanto il presidente americano Joe Biden ha ribadito il concetto su Putin espresso in Polonia al termine del suo viaggio in Europa.
I negoziati tra russi e ucraini procedono e potrebbero portare un risultato positivo per la firma del cessate il fuoco. Mosca ha infatti iniziato a fare passi indietro relativi alcuni motivi che l’avevano spinta ad invadere Ucraina ormai più di un mese fa. A rivelarlo è stato il Financial Times che ha parlato con alcune fonti informate sui negoziati. Le parti stanno lavorando alla bozza del documento per il cessate il fuoco.
La Russia, da quello che si apprende, non chiederebbe più che l’Ucraina venga “denazificata” e sarebbe pronta a lasciare che Kiev aderisca all’Ue a patto che rimanga militarmente non allineata. Nel documento, sottolineano le fonti, non compaiono più le parole “denazificazione“, “smilitarizzazione” e protezione legale per la lingua russa.
Intanto Joe Biden torna a definire Vladimir Putin un dittatore, ma lo fa dal suo account di Twitter personale e non su quello ufficiale @POTUS.
“Un dittatore deciso a ricostruire un impero non cancellerà mai l’amore di un popolo per la libertà. La brutalità non distruggerà mai la volontà di essere liberi. L’Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia“, ha postato Biden sul suo account @JoeBiden. Il tweet arriva poche ore dopo la conferenza stampa nella quale il presidente ha chiarito che i suoi commenti sul leader del Cremlino sono “personali“.
Tutto questo mentre “la compagnia militare privata russa, il gruppo Wagner, si è già schierata nell’Ucraina orientale, ci aspettiamo che dispieghino più di mille mercenari, inclusi alti dirigenti dell’organizzazione, per intraprendere operazioni di combattimento“. A comunicarlo è stato il ministero della Difesa britannico.
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Infine il governo ucraino “sta creando un gruppo di esperti, ucraini e internazionali, presso l’Ufficio del Presidente, che analizzerà costantemente le sanzioni contro la Russia con l’obiettivo di monitorare la loro effettiva efficacia e assicurarsi che non possano essere aggirate. Questo dovrebbe essere un obiettivo per l’intero mondo democratico senza eccezioni“. Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky in un nuovo video postato su Telegram.
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