Putin malato, c’è un nuovo dettaglio inequivocabile: è la gunslinger gait | Cosa dicono gli esperti

La malattia di Vladimir Putin raccontata dagli esperti. Cos’è la gunslinger gait e perché la si relaziona al presidente russo.

Oggigiorno, dopo la guerra scatenata in Ucraina, il presidente del Cremlino viene esaminato in ogni minimo dettaglio. Alcuni esperti medici gli hanno anche affibbiato un’atteggiamento del corpo, il gunslinger gait, che Putin mostra di avere da alcuni movimenti che effettua.

C’e è un dettaglio che non lascia spazio ad interpretazioni e, ora, si cerca di comprendere se è realmente così come si pensa.

Un video di Putin
Vladimir Putin in diretta da un ufficio di Mosca (AnsaFoto)

Questo modo di fare del presidente russo viene definito con i termini “la camminata del pistolero”. Ciò porta i medici a trarre una conclusione certa in merito al suo stato salutare. In effetti, tali dettagli potrebbero essere connessi al Parkinson, una malattia che deriva da una problematica neurodegenerativa.

Inoltre, è stato notato come lo Zar, da diverso tempo ha il viso più gonfio del solito, fatto che correlato all’altro ha portato a trarre conclusioni del genere. A parlare di questo è stato il professor Bas Bloem, che ha rilasciato all’Express siffatte panoramiche. Anche Valery Solovei, un ex professore di storia nell’istituto statale di Mosca, aveva già fatto intendere tale supposizione, già nel 2020.

I sintomi del Parkinson affibbiati a Putin

“Noi siamo esperti nei movimenti e non possiamo far altro di accreditargli il morbo di Parkinson”, ha affermato Bloem. “La diagnosi, parziale, deriva dalla sua oscillazione del braccio che, ridotta asimmetricamente, mostra una caratteristica distintiva del problema”, ha poi proseguito in merito alla questione. Gli atteggiamenti del corpo relativi al capo del Cremlino sono oggetto di studio da tempo.

Putin in teleconferenza
Vladimir Putin durante una teleconferenza online (AnsaFoto)

Molti, però, hanno ricordato che Putin è un ex spia russa del KGB e ciò potrebbe aver influito molto sulla diversa modalità di andamento. Sono stati passati al vaglio anche alcuni manuali d’addestramento dei servizi segreti in mano all’Unione Sovietica. “Nella mobilità va tenuta, necessariamente, l’arma sul petto”, vi è scritto chiaramente.

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Anche un’altra teoria, però, viene posta sotto esame. Codesta si rifà all’idea che l’uomo sia affetto da tumore, motivo per cui si starebbe curando con dei farmaci. Questo vociferare continua, anche se sono arrivate le smentite da parte di un portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha garantito la stabilità emotiva dello zar. Rispedita, quindi, al mittente l’accusa, bollata come “sciocchezza”.

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