Roman Abramovich e alcuni delegati dell’Ucraina avrebbero accusato un malore: l’ipotesi è quella di un avvelenamento, ma diverse sono le questioni ancora poco chiare sulla vicenda.
Abramovich è l’attuale proprietario del Chelsea che sarebbe stato avvelenato durante le trattative di pace. A riportare la notizia è il Wall Street Journal che ha parlato di un presunto avvelenamento, accaduto ad inizio mese, durante un incontro a Kiev per le trattative di pace in seguito allo scoppio del conflitto ucraino.
Roman Abramovich avrebbe viaggiato di frequente fra Mosca, Istanbul, Leopoli e altre città dei negoziati, sviluppando a distanza di qualche tempo dei sintomi che farebbero pensare ad un avvelenamento. I sintomi riscontrati sarebbero lacrimazione, occhi rossi e desquamazione della pelle su volto e mani.
Roman Abramovich e il tentativo di avvelenamento, altri dettagli
Dietro tutto ciò ci sarebbe l’ipotesi di un sospetto avvelenamento che vedrebbe protagonista delle personalità vicine al governo russo. A riportare questa notizia è stato il Wall Street Journal che ha citato alcune fonti autorevoli. L’obiettivo sarebbe stato quello di sabotare i colloqui, evento attualmente ancora in corso, per concludere il conflitto.
La notizia è stata confermata anche dalla BBC che ha citato un portavoce dello stesso Roman Abramovich. Il presidente del Chelsea e altri negoziatori ucraini avrebbero quindi sofferto di sintomi da avvelenamento. Presente nel gruppo dei negoziatori anche il governatore della Crimea Rustem Umerov. Il portavoce di Volodymyr Zelensky ha dichiarato invece di non aver alcuna informazione precisa sul sospetto avvelenamento.
Abramovich e l’ipotesi, la conferma di Bellingcat
L’incidente non sarebbe però così facile da risolvere e ciò avrebbe delle ragioni ben precise. Difficile accertare se i sintomi fossero riconducibili a un agente di natura chimica, biologica o di altro genere. La conferma di quanto accaduto arriva anche da Bellingcat, gruppo di giornalisti investigativi, con a capo il giornalista Christo Grozev, che avrebbero visionato alcuni filmati.
Non è stato possibile in questo caso accertare il presunto avvelenamento visto che, nonostante l’organizzazione della raccolta di campioni tenuta a Leopoli, l’impellente urgenza di recarsi a Istanbul avrebbe di fatto provocato l’impossibilità di scoprire.
Bellingcat è il gruppo di giornalisti investigativi che per primo parlò di Alexei Navalny, oppositore russo avvelenato con agente nervino nel 2020. Grozev ha dichiarato di aver visionato le immagini con gli effetti del presunto avvelenamento ai danni di Abramovich e dei negoziatori ucraini. Ciò sarebbe accaduto presumibilmente nella notte fra il 3 e il 4 marzo 2022.
Bellingcat can confirm that three members of the delegation attending the peace talks between Ukraine and Russia on the night of 3 to 4 March 2022 experienced symptoms consistent with poisoning with chemical weapons. One of victims was Russian entrepreneur Roman Abramovich. https://t.co/DJaZ4CoL8J
— Bellingcat (@bellingcat) March 28, 2022
Le cure in ospedale in Turchia, cosa hanno mangiato durante il negoziato
Al negoziato informale di pace avrebbero partecipato Abramovich e Umerov, entrambi ricoverati in ospedale per ricevere tutte le cure del caso. Tutti e due avrebbero sofferto di sintomi compatibili con l’avvelenamento. A riportare la notizia è stato il The Guardian. Un passaggio dall’Ucraina alla Polonia, poi il trasferimento in Turchia per le cure mediche.
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“È stato durante il suo primo viaggio a Kiev. Roman ha perso la vista per diverse ore. In Turchia sono stati curati in una clinica, insieme a Rustem”, ha dichiarato una fonte al The Guardian. I giornalisti di Bellingcat hanno dichiarato che tre uomini con sintomi avrebbero “consumato soltanto cioccolato e acqua durante le ore precedenti alla manifestazione dei sintomi. Un quarto membro del team che ha consumato le stesse cose non ha invece manifestato alcun sintomo“.